Via libera dei soci: Accam va avanti fino al 2027

I soci danno il via libera al nuovo piano industriale che posticipa la chiusura dell'impianto al 2027. Un progetto che passa con il 59% dei voti

accam

Non si spengono i forni di Accam, almeno fino al 2027. È questa la decisione che è stata presa durante l’assemblea dei soci della società che, approvando il piano industriale proposto dal consiglio di amministrazione, posticipa la chiusura dell’impianto.

Non certo un voto a larghissima maggioranza. Il piano industriale è passato con il 59% dei voti e sostanzialmente grazie alla quadra tra i tre soci con più quote: Busto, Gallarate e Legnano. L’assemblea si è svolta a porte chiuse e quindi è poco ciò che trapela dal summit. L’atmosfera era comunque molto calda con l’ormai consolidato scontro tra un’asse di sindaci dell’Altomilanese e i soci che chiedevano di continuare a bruciare i rifiuti, posizione quest’ultima che alla fine ha prevalso.

I soci hanno anche preso formalmente atto della richiesta di Gorla Maggiore e Pogliano Milanese di uscire dalla società ma ci sarebbero già altri comuni pronti a riscattare quelle quote (si vocifera di Cassano Magnago e Cairate).

Ora si apre la fase più delicata, quella del rilancio della società. Non è infatti un mistero che si sono molte criticità nel piano, messe nero su bianco anche da una relazione della ragioneria del comune di Busto Arsizio.

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Pubblicato il 21 Novembre 2018
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