Calcio: in Lombardia dilettanti fermi fino a gennaio 2021
Lo ha deciso il Crl (Comitato Regionale Lombardia). Il presidente Baretti: "Abbiamo preso atto delle norme recentemente emanate e posto alcuni punti fermi sull’evoluzione della stagione"
Il calcio in Lombardia, quello dei dilettanti che gestisce campionati Regionali e Provinciali, è fermo da qualche settimana. Il primo stop era arrivato dall’ordinanza del Pirellone, confermata poi anche a livello nazionale dal Dpcm. In questo clima di incertezza, il Comitato Regionale della Lombardia ha deciso di provare a guardare avanti e non “vivere alla giornata”. La decisione presa è stata quindi quella di fermare tutti i campionati fino a a gennaio 2021, prevedendo prima i recuperi e poi dal 7 febbraio riprendere i campionati in maniera regolare. Sempre che la situazione sanitaria lo permetta.
Questo il comunicato:
I recenti provvedimenti, regionali prima e governativi poi, con i quali è stata disposta la sospensione dell’attività dilettantistica e giovanile regionale, hanno trovato la contrarietà dell’intero movimento sportivo, che, dopo essersi adeguato a protocolli rigidissimi a tutela della salute e della sicurezza di tutti i tesserati, respinge il ruolo di fonte di contagio che i mirati provvedimenti di chiusura vorrebbero sottendere. Non fa eccezione il Comitato Regionale Lombardia, che ha da subito manifestato fiera opposizione allo stop inizialmente imposto dalla Regione Lombardia e successivamente dal Dpcm del 24 ottobre che ha sancito il blocco nazionale dell’attività a tutti i Comitati Regionali.
Non di meno, la chiusura forzata che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha fissato, salvo ulteriori proroghe, al 24 novembre 2020 ha comportato la necessità di ripensare completamente lo svolgimento dei campionati 2020/2021. “Nella riunione odierna abbiamo preso atto delle norme recentemente emanate e posto alcuni punti fermi sull’evoluzione della stagione – afferma il presidente del CRL Giuseppe Baretti -. In particolare, lo stop fino al 24 novembre, senza la garanzia che nemmeno dopo quella data l’attività possa subito ripartire, ci obbliga a rinviare all’inizio del 2021 la ripresa. Considerato infatti che, anche in ipotesi di riapertura al 25 novembre, servirebbero alle squadre almeno due settimane di preparazione per scendere poi nuovamente in campo, si arriverebbe in pratica a ridosso delle Festività Natalizie e di fine d’anno e cioè ad una ulteriore sosta. Per questo, abbiamo determinato che la ripresa ufficiale dell’attività non avvenga prima di gennaio 2021, mese che vorremmo dedicare ai recuperi delle gare non disputate nelle prime tre giornate di andata ed eventualmente alle manifestazioni di Coppa, per poi a febbraio riprendere i campionati da dove avevamo chiuso”.
La data per la ripartenza dei campionati è dunque stata individuata in domenica 7 febbraio, nella quale si riprenderà dalla quarta giornata di andata tenendo ovviamente buoni i risultati acquisiti nelle tre precedenti giornate già disputate. Quanto al format che a quel punto verrà utilizzato, importante sarà il contributo delle società. “Vogliamo consultare le iscritte in merito alle nostre proposte circa possibili formule da adottare per portare a termine la stagione – dichiara Baretti – e lo faremo non appena, covid permettendo, avremo la possibilità di riunirle”.
Non sfugge ai componenti del CRL nemmeno l’aspetto economico della questione. Ricordando che la scorsa estate oltre 500.000 euro erano stati destinati dal Comitato all’azzeramento dei diritti di iscrizione ai campionati, il CRL ha anche inviato formale richiesta alla LND per poter posticipare pure il pagamento delle rate successive relative alle ulteriori spese, che andrebbero in scadenza per le società affiliate a novembre e dicembre, sino alla ripresa dell’attività, rimanendo ora in attesa della necessaria autorizzazione. Inoltre, nel confronto con le istituzioni ed in particolare con la Regione Lombardia, i rappresentanti del Comitato chiederanno, a nome delle proprie affiliate, che, in ragione dell’ulteriore stop forzato e di tutte le difficoltà vissute dai club, vengano previste forme di sostegno concreto attraverso contributi a fondo perduto di cui possano beneficiare tutte le società, essendo divenuto necessario ed improcrastinabile un importante intervento economico per il sostentamento delle attività.
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