Lombardia arancione, cosa si può fare e cosa no
Proseguono le restrizioni a bar e ristoranti e agli spostamenti fuori dal comune e della regione. Nessuna restrizione verso la Svizzera, per chi proviene dalla Lombardia
La Lombardia continua a rimanere arancione. Nei giorni scorsi vi abbiamo aggiornato sul provvedimento del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha ridisegnato la mappa delle zone in tutt’Italia mantenendo la regione più popolosa dello stivale tra quelle che necessitano di restrizioni alla mobilità per diminuire i contagi, tornati a crescere nelle ultime due settimane portando l’indice Rt a 1,27.
Anche per la prossima settimana, dunque, proseguiranno le regole che sono attualmente in vigore.
1 – Entrare o uscire dal proprio Comune sarà possibile soltanto per lavoro, salute, emergenze e per accompagnare i figli a scuola. Ed è vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, tranne che per «comprovate esigenze».
2 – Gli spostamenti tra regioni sono bloccati. È possibile, comunque, attraversare una regione in fascia arancione partendo da una regione in zona gialla. Il transito sui territori «è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni».
3 – Spostamenti e visite a parenti e amici. Tra le 5.00 e le 22.00, sarà possibile spostarsi liberamente all’interno della propria Regione, quindi anche fare visita a parenti o amici nella stessa Regione. Non sono previsti limiti al numero degli spostamenti o delle persone che si spostano. Nelle eventuali zone arancioni ci si potrà spostare liberamente, e quindi far visita ad amici o parenti, solo all’interno del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00; oltre tali orari e al di fuori del proprio Comune ci si potrà spostare solo per lavoro, salute o necessità. Nelle eventuali zone rosse saranno consentiti gli spostamenti per lavoro, salute o necessità; inoltre, sarà consentito spostarsi in ambito comunale verso una sola abitazione privata una volta al giorno, fra le 5.00 e le 22.00, nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14, alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio sarà possibile, anche nelle zone arancioni, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: di conseguenza, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro questi limiti orari e territoriali. Nelle eventuali zone rosse, tali spostamenti saranno consentiti verso una sola abitazione privata una volta al giorno, nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14, alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
4 – Serve l’autocertificazione? Il modulo di autocertificazione serve per gli spostamento al di fuori del proprio comune e va compilato con le generalità e il motivo dello spostamento.
5 – Scuola. Sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza», dove consentita (scuole ell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
6 – Attività motoria e sportiva è possibile purché all’interno del proprio comune e all’aperto. Palestre, piscine e centri sportivi rimarranno chiusi.
7 – Si può uscire da una regione in zona arancione per il rientro a casa, che è sempre consentito.
8 – I negozi al dettaglio sono aperti, i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. E «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione» come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.
9 – Fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per la ristorazione è possibile effettuare il servizio di asporto, che però non si può consumare sul posto.
10 – Spostamenti verso la Svizzera. Attualmente non vi sono restrizioni all’ingresso in Svizzera dall’Italia. È tuttavia in vigore l’obbligo di quarantena di 10 giorni per coloro che nei dieci giorni prima dell’ingresso in Svizzera abbiano soggiornato in uno Stato o in una regione considerata ad alto rischio di contagio (qui la lista aggiornata).
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