Fondo San Giuseppe: cinque milioni in un anno per contrastare la crisi economica
In 12 mesi il fondo istituito dalla Diocesi di Milano e dalla Caritas Ambrosiana, partecipato anche dal Comune, ha raccolto oltre 8,3 milioni e ne ha già distribuiti la metà. Quasi mezzo milione destinato alla zona di Varese
È di quasi 5 milioni di euro il contributo erogato in un anno dal Fondo San Giuseppe – creato dalla Diocesi di Milano – a persone (e quindi famiglie) che hanno perso il lavoro o subìto un drastico calo delle entrate durante i primi dodici mesi della pandemia. Il dato è stato presentato, insieme ad altri risultati, in un incontro tenutosi in Curia a Milano alla presenza del sindaco Giuseppe Sala e dell’arcivescovo Mario Delpini (foto in alto). Un dato importante che riguarda anche il Varesotto perché, come vedremo, una parte degli aiuti è stata destinata anche alla nostra provincia che a livello ecclesiastico appartiene quasi per intero alla diocesi ambrosiana.
Dal marzo dell’anno scorso, il Fondo San Giuseppe ha erogato appunto 4.924.mila euro a favore di 2.454 persone: i beneficiari sono soprattutto uomini (53,8%) e la fascia di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 44 anni (36,5%). Tra chi ha chiesto la proroga del contributo oltre i tre mesi previsti, ci sono soprattutto lavoratori che prima dell’arrivo del Covid, erano impiegati nel settore della ristorazione (36,6%) e nell’alberghiero (12,7%).
Il fondo ha iniziato la propria attività con un’offerta iniziale di 4 milioni, due provenienti dal Comune di Milano e due dall’Arcidiocesi: le successive donazioni effettuate da singoli cittadini, imprese e altri soggetti, la somma è cresciuta fino a un totale di quasi 8.350.000 euro, oltre la metà dei quali è stata appunto già erogata. Con il passare del tempo sta calando la percentuale degli italiani che chiedono aiuto (dal 48% dello scorso aprile al 41,3% di marzo 2021) mentre crescono le difficoltà delle famiglie con figli piccoli (dal 35,9 al 38,5%) e dei cassaintegrati che oggi rappresentano oltre un terzo dei beneficiari.
«Sento il dovere di ringraziare i donatori e tutti coloro che si sono sentiti interpellati dalla situazione di emergenza – ha dichiarato monsignor Delpini – Sento il dovere di rendere conto delle procedure e delle destinazioni delle risorse raccolte. Sento il dovere di incoraggiare ancora la generosità di tutti coloro che possono, perché non si intravede ancora il superamento dell’emergenza. Sento il dovere di invocare la protezione di san Giuseppe. È stato provvidenza e protezione per Maria e per Gesù. Sia ispiratore di provvidenza e di aiuto in questo anno drammatico».
Dal canto suo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha affermato: «Sono davvero fiero di aver sostenuto, sin dalla sua istituzione, il Fondo san Giuseppe. Purtroppo, la crisi generata e alimentata dalla pandemia Covid-19 ha colpito molte famiglie milanesi e del territorio diocesano: oggi, come un anno fa, è fondamentale intervenire con un sostegno economico e morale tempestivo, per dare aiuto concreto e incoraggiare chi sta vivendo una situazione di fragilità economica, di dolore e sconforto. In queste circostanze, la nostra città ha mostrato nei confronti di chi si trova ad affrontare gravi difficoltà un profondo sentimento di solidarietà e umanità, un valore che ci avvicina fortemente gli uni agli altri, a dispetto delle distanze fisiche che siamo tenuti tutti a rispettare per contrastare l’avanzata del virus».
Durante la pandemia – è stato spiegato nella conferenza odierna – il Fondo san Giuseppe è diventato il perno di un dispositivo di aiuti economici di contrasto alla povertà molto articolato. In particolare, il Fondo Diocesano di Assistenza ha aiutato 995 famiglie a far fronte alle incombenze quotidiane (dal pagamento delle bollette all’affitto) per una cifra complessiva di 1.367.461 euro. Dall’inizio della pandemia e nonostante il lockdown (marzo 2020) il Fondo Diamo Lavoro ha permesso di inserire in azienda 126 persone, di riqualificarne altre 27 nei settori della sanità e altre 20 nella logistica, sostenendone i costi.
In questi dodici mesi il Fondo ha ricevuto 3.110 richieste (inviate per oltre due terzi dalle parrocchie) e ne ha approvate 2.454, concedendo poi una proroga in 664 casi e due proroghe in altri 134 casi. Per quanto riguarda la zona di Varese, sono 207 le domande approvate per un totale di 447mila e 900 euro ricevuti. Importante anche il numero di donazioni provenienti dalla nostra provincia: 234 offerte per un ammontare di quasi 143mila euro. Alla presentazione dei risultati in Curia hanno preso parte e sono intervenuti anche monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale, e Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
Per contribuire con una donazione al Fondo San Giuseppe è possibile effettuare un bonifico sui seguenti conti:
– Conto Corrente Bancario, Credito Valtellinese, IBAN: IT17Y0521601631000000000578, Intestato a: Caritas Ambrosiana Onlus – Donazione detraibile/deducibile.
– Conto Corrente Postale, Numero: 13576228, Intestato a: Caritas Ambrosiana Onlus – Donazione detraibile/deducibile
– Conto Corrente Bancario, Credito Valtellinese, IBAN: IT94I0521601631000000002405, Intestato a: Arcidiocesi di Milano
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