Vaccinazioni in azienda: accordo tra Regione, Confindustria, Confapi e Medici del lavoro
La vicepresidente Moratti ha annunciato la firma del protocollo per poter effettuare i vaccini alle aziende aderenti, quando partirà la campagna di massa
Vaccinazioni all’interno delle aziende. È stato firmato un accordo tra Regione Lombardia, Confindustria, Confapi e la federazione dei medici del lavoro per avviare la campagna vaccinale all’interno delle aziende che adotteranno il protocollo molto articolato.
Lo hanno illustrato il presidente della Regione Lombardia Attilio, Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi insieme a Marco Bonometti, presidente Confindustria Lombardia, Maurizio Casasco presidente Confapi e Rino Donghi, consiglio direttivo Associazione Nazionale Medici del Lavoro.
L’apertura nelle aziende sarà possibile appena partirà la fase massiva aperta a tutta la popolazione. Si tratta di un canale parallelo che richiederà spazi adeguati e molti vaccini. Secondo il Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti: « Il sistema è in grado di vaccinare fino a 400.000 persone che potranno aumentare se si aprirà anche ai parenti dei dipendenti».
Secondo la vicepresidente Moratti si tratterà di un canale parallelo che permetterà di allentare la pressione su ospedali pubblici e privati. Richieste di aderire al protocollo sono arrivate anche da Confcooperative e Coldiretti Lombardia.
Sulla strada delle vaccinazioni in azienda si è espressa Confartigianato che chiede di mettere sullo stesso piano le grandi industrie con le PMI.
«Se, quando partirà la vaccinazione di massa, si vaccinerà anche nei siti produttivi, coinvolgendo i medici di medicina del lavoro, sarà sicuramente d’aiuto per la riuscita della campagna vaccinale che oggi, basata sulle sole capacità organizzative della Regione, si sta dimostrando fallimentare, nonostante il gradissimo impegno del personale sanitario coinvolto. L’accordo per la vaccinazione in azienda è quindi un fatto positivo, perché tutti gli sforzi sono utili per raggiungere l’obiettivo dell’immunizzazione del maggior numero di persone, che deve comunque avvenire all’insegna della massima trasparenza. Non stiamo parlando, però, di oggi, ma del giorno in cui, finalmente, partirà l’ultima fase del piano vaccinale, e per allora speriamo che siano risolti i gravi problemi che ogni giorno si verificano in Lombardia. In questo senso, speriamo che nel passaggio da Aria a Poste si possa trovare soluzione ai troppi intoppi e mancanze di questo periodo. È, invece, incredibile che ai ritardi già accumulati su over ’80 e insegnanti ora si aggiunga anche quello sui soggetti fragili, che la Lombardia inizierà a vaccinare dalla prossima settimana, ma solo se ospedalizzati. Molte altre Regioni, meno celebrate della Lombardia, lo stanno già facendo da un po’. Moratti e Fontana dicono che quella delle vaccinazioni non è una gara, ed è quello che tipicamente dice chi è rimasto molto indietro».
Lo dichiara il capo delegazione del Pd in commissione sanità del Consiglio regionale Samuele Astuti in merito all’accordo, illustrato oggi a Palazzo Lombardia, tra Regione, medici del lavoro, Confindustria Lombardia e Confapi per le vaccinazioni anti Covid in azienda.
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