Coronavirus, da mercoledì 7 scattano le nuove regole. Ecco cosa cambia
Le novità più importanti riguardano la scuola: si torna in classe anche in zona rossa fino alla prima media. Lombardia in zona rossa ancora una settimana. Abolite le zone gialle o bianche fino al 30 aprile
Passato il periodo di restrizioni più severe, quello di Pasqua e Pasquetta, che termina il 6 di aprile che cosa succederà dal 7?
A partire dal 7 aprile entra in vigore il Decreto Legge n. 44, che resterà efficace fino al 30 aprile compreso. La Lombardia resterà in zona rossa anche la prossima settimana, potrebbe tornare arancione da martedì 13 aprile solo se i dati del monitoraggio di venerdì prossimo lo consentiranno. La novità più importanti riguardano la scuola
SCUOLA – Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma dal 50% al 75%, il resto in Dad. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
NIENTE ZONA GIALLA O BIANCHE– Fino al 30 aprile tutta Italia sarà in zona arancione o rossa. Il decreto prevede però una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri.
POSSIBILI DEROGHE, MA DIPENDE DA CONTAGI E VACCINI – Per quelle Regioni in arancione che però avranno dati da zona gialla sono previste possibili deroghe in base all’andamento dei dati su contagi e cifre sulle somministrazioni del vaccino, in particolare alla popolazione anziane fragile. Dunque un eventuale ritorno al giallo solo per quei territori con dati epidemiologici bassi e numeri alti delle inoculazioni.
COPRIFUOCO – Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.
BAR E RISTORANTI – Restano chiusi. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio (negozi), sia negli esercizi di vicinato che nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricompresi nei centri commerciali. Rimangono aperti i punti vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai ed edicole e le altre attività di prima necessità individuate nell’allegato 23 del DPCM. I centri commerciali devono consentire l’accesso a tali attività, ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi già previste a livello nazionale. Sono chiusi i mercati, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, fatta eccezione per le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Sono inoltre sospese le attività inerenti ai servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti). Possono aprire in zona arancione.
SPORT – Sono sospese le attività sportive, comprese quelle che si svolgono nei centri sportivi all’aperto, così come tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. Restano consentiti gli eventi e le competizioni di livello agonistico riconosciuti di interesse nazionale da CONI e CIP.Restano chiuse palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali.
È consentito svolgere individualmente attività motoria all’aperto in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie (salvo che per le persone escluse da tale obbligo). È altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva all’aperto in forma individuale.
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