Bellasio, il nuovo direttore della Prealpina: “Terremo insieme l’antico e il futuro”
Da oggi Daniele Bellasio firmerà come direttore lo storico quotidiano di via Tamagno. Succede a Maurizio Lucchi che ha guidato il giornale negli ultimi anni. Il suo primo editoriale, titolato "Una definizione antica un futuro da creare assieme" inizia da un ritorno alle origini
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Ben arrivato Daniele. Ci permettiamo di chiamarlo per nome il nuovo direttore della Prealpina perché ci conosciamo da tempo. È stato uno degli ospiti e speaker del festival Glocal per due edizioni.
Da oggi Bellasio firmerà come direttore lo storico quotidiano di via Tamagno. Succede a Maurizio Lucchi che ha guidato il giornale negli ultimi anni. Il suo primo editoriale, titolato “Una definizione antica un futuro da creare assieme” inizia con un ritorno alle origini.
“Un giornale nobilmente utile, saggiamente dilettevole”. È scritto nel primo numero del foglio che state leggendo. Era il 2 dicembre 1888, ma è una perfetta definizione anche ora. “Nobilmente utile, saggiamente dilettevole”. Bisogna soltanto aggiungere che oggi un giornale è un insieme di strumenti multimediali – con il quotidiano di carta, il sito web, i video, i social, i podcast – da utilizzare per fare una corretta informazione, per emettere un segnale chiaro, nel rumore di fondo di questa città globale fatta di software, reti e canali (di Suez e no)”.
Uno sguardo alle origine ma con una indicazione chiara sul futuro. Intanto si parla di “un giornale oggi come un prodotto editoriale bello, piacevole, interessante e stimolante per chi ritrova nel leggere, nell’ascoltare, nel vedere anche e soprattutto il gusto del conoscere, del riflettere, del ponderare”.
Daniele Bellasio chiude il suo primo articolo varesino con un ringraziamento “all’editore, che ci crede. E chiedo a voi lettori, che potete contare su una solida e appassionata redazione, di darci una mano a realizzarlo ogni giorno”.
Ci sarà tanta politica nel progetto del nuovo direttore. Fatta con uno sguardo alle comunità e a un territorio che guarda a un contesto più ampio. Nelle sue poche righe, dirette e chiare, ci sono indicazioni precise con la cura per le radici che affondano in là di tre secoli, ma con lo sguardo alle chiome di quell’albero che deve rinnovarsi per portare nuovi frutti.
Una bella sfida per lui e per i colleghi della Prealpina. L’augurio migliore lo prendiamo da una frase che ci ha detto un collega e amico comune appena appresa la notizia del suo arrivo: “Ora mi toccherà leggere le notizie di Varese perché diventerete una delle piazze più interessanti per il giornalismo. Varesenews per tutto quello che siete stati capaci di fare e i progetti che vi inventate di continuo, la Prealpina perché con Daniele la dimensione digitale farà dei passi avanti. Ed era ora”.
Vedremo come andrà. Certo che per Varese si apriranno nuove opportunità. Alla faccia anche dei tanti che faticano a valorizzare quanto meriterebbe questa nostra bella e ricca provincia.
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Mi permetto di dare un suggerimento al nuovo direttore de La Prealpina ossia di non accontentarsi di pubblicare le lettere dei lettori come è stato fatto finora, ma di completarle con un suo commento/risposta. Auguri di buon lavoro.