Silvestrini: “Cordoli pensati male, servono progetto complessivo e mobility manager”
La candidata del centrosinistra interviene nella polemica sui numerosissimi spartitraffico e cordoli comparsi in città. "Interventi pericolosi per ciclisti, motociclisti e pedoni"
«Tutti questi interventi sono il segno di chi lavora in maniera estemporanea mancando di progettualità per una viabilità sicura e per un modo diverso di muoversi in Città, e per fare questo, occorre pianificare». Anche Margherita Silvestrini, candidata sindaca del centrosinistra a Gallarate, critica il moltiplicarsi di cordoli, “salvagenti” e spartitraffico comparsi nell’ultimo mese in città.
Una serie di interventi che – soprattutto in alcuni casi – hanno sollevato perplessità. All’inizio, un mese fa, sembrava un intervento puntuale in alcune aree (come il pericoloso incrocio via Volta-via Dante), ma poi hanno iniziato a comparire un po’ ovunque, così che in molti si sono chiesti quale sia il disegno complessivo che guida interventi così diffusi.
Tra i punti più contestati in questi giorni ci sono i nuovi cordoli all’ingresso delle carreggiate ai due lati opposti della Carlo Noè, all’incrocio con il Sempione da un lato e in Largo Francesco Verrotti di Pianella (di fronte alla caserma dei carabinieri) dall’altro.
Proprio in Largo Verrotti di Pianella si sono recati oggi Silvestrini e Giovanni Pignataro, referente del gruppo che ha lavorato al capitolo dedicato alla mobilità nel programma per le elezioni Gallarate 2021.
Silvestrini e Pignataro guardano ai disagi alla circolazione, ma soprattutto a un altro punto: «Purtroppo a causa di questi interventi che sono disseminati in tutta la Città, non è possibile pensare ad una mobilità diversa che non sia solo quella intorno all’auto: per i pedoni, per le biciclette ma anche per altri mezzi che – nel futuro andremo sempre più ad utilizzare – diventa impossibile muoversi in sicurezza». Detto in modo più grezzo: con lo spazio ridotto a una corsia stretta, lo finisce ad essere troppo ridotto e impedisce inserimento di future ciclabili.
«È importante, quando si interviene sulla viabilità, non inseguire i bandi ma pianificare una progettazione complessiva su tutta la Città. Proprio per questo, è importante la figura del mobility manager che noi abbiamo inserito nel nostro programma elettorale».
Pignataro conclude esprimendo preoccupazione per quando deciderà di muoversi in bicicletta con i propri figli attraversando Largo Verrotti: «Ci siamo accorti che questo restringimento stava mettendo a rischio la sicurezza di un motociclista a causa di un automobile; è proprio questo uno dei problemi: non dobbiamo
pensare gli interventi sulla viabilità solo a beneficio degli automobilisti, la strada è per tutti e ci sono anche altri utenti e vanno rispettati – garantendo loro – uguale sicurezza», conclude Silvestrini.
Silvestrini e Pignataro citano anche i due incidenti in due giorni all’incrocio tra via per Besnate e le vie Campo dei fiori, Maroncelli e Salici nel rione Cajello, che “evidenziano tutte le contraddizioni di questa operazione a tappeto effettuate negli ultimi giorni dall’amministrazione comunale”.
Uno dei punti del programma della coalizione di Centro-sinistra che sostiene Margherita Silvestrini è dedicato – appunto – alla mobilità: “Gallarate in Movimento” vede proprio in Pignataro il suo referente.
“Per realizzare una migliore integrazione dei diversi modi di muoversi in Gallarate e per spostarsi in modo più veloce e comodo, migliorando la qualità di vita di ciascuno e dell’Ambiente, occorrono strumenti aggiornati
di pianificazione che garantiscano il migliore equilibrio possibile tra i vari mezzi di trasporto evitando interventi ‘spot’ poco utili e sicuramente inefficaci se non inseriti in un quadro più generale”.
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Nel 2013 quando governavano Gallarate hanno ottenuto un finanziamento Ministeriale per la messa in sicurezza della viabilità (cordoli, aiuole salvagente ecc.) sulla scorta degli ottimi risultati ottenuti sulla sicurezza è stato rifinanziato e approvato il progetto in corso, che oltre a rispettare le norme di legge mettono in sicurezza gli attraversamenti pedonali con aiuole salvagenti in modo che sia il pedone che l’autista abbiano una visuale ottimale ecc. Forse gli autori del video non si ricordano di quanto hanno fatto alcuni anni prima e tantomeno si sono documentati sulle norme di Legge.