Alla Liuc il centro d’eccellenza Onu su smart cities, infrastrutture e finanza sostenibile
Il progetto UNECE offre all’Ateneo l’opportunità di perseguire la propria missione definendo un ambito di ricerca, la finanza sostenibile per le città e le infrastrutture
Per guardare al futuro occorre partire dalla città e ridisegnarla sulla base di tre elementi fondamentali: smart cities, infrastrutture e finanza sostenibile. Di questo si è discusso nell’evento internazionale in streaming e organizzato dalla LIUC- Università Cattaneo per lanciare ExSUF, il nuovo Centro di eccellenza della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE), istituito presso l’Ateneo.
Il recovery plan può essere lo strumento per intervenire efficacemente nel far diventare le nostre metropoli più green, resilienti e connesse; per raggiungere tali obiettivi servono investimenti volti alla interconnessione, alla riqualificazione energetica e alla connettività. Questo riguarda la digitalizzazione e anche il ripensamento delle vie di accesso, in primis, aeroporti e porti. Serviranno investimenti pubblici ma anche privati.
La LIUC – Università Cattaneo ha una grande responsabilità: il progetto UNECE offre all’Ateneo l’opportunità di perseguire la propria missione definendo un ambito di ricerca, la finanza sostenibile per le città e le infrastrutture, che valorizza quanto fatto in passato e che rafforza la progettualità su cui la LIUC sta lavorando, anche nel contesto del piano strategico 2021-25, promuovendo quelle attività di formazione, di sensibilizzazione, di divulgazione che, valorizzando il know-how sviluppato, permettono che l’Università sia a servizio di studenti, manager, imprenditori, policy maker.
Per pensare alla città nel futuro, occorre iniziare a lavorarci ora attraverso una finanza per il suo sviluppo, dedicata al cantiere dell’innovazione. Il Centro si concentrerà sul tema del PPP- Public Private Partnership e sui modelli di intervento della finanza privata, in particolare di fondi per le infrastrutture e banche, in chiave di complementarità con i capitali pubblici. Occorre muoversi ora perché ciò ha un impatto anche sul cambiamento climatico che è una sfida diretta alla nostra economia e al nostro stile di vita.
Dobbiamo intraprendere azioni decisive in questo decennio per spostarci sempre più a favore di energie rinnovabili e infrastrutture che siano sostenibili. Non da ultimo, serve un grande progetto di digitalizzazione di tutto il Paese, a cominciare dalle sue città, per arrivare nelle aree che oggi sono ancora lontane dall’essere connesse, colmando così il digital divide. La connessione tra persone diventa anche connessione fra cose: questa è la nuova frontiera della tecnologia.
I lavori sono stati aperti da Olga Algayerova, UNECE Executive Secretary e United Nations Under – Secretary General, Federico Visconti, Rettore LIUC – Università Cattaneo, Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24Ore, Anna Gervasoni, Presidente del Centro ExSUF e Norman Foster, Architetto, Founder e Executive Chairman Foster + Partners e President Norman Foster Foundation. Si sono poi succeduti due panel di discussione con: Leigh Harrison, Global Head – Macquarie Infrastructure and Real Assets, Salvatore Rossi, Presidente Tim, Stefano De Capitani, Presidente Municipia, Gruppo Engineering, Giulio De Carli, Direttore Scientifico DomusAir, Mauro Pastore, Direttore Generale Iccrea Banca, Paola Deda, Direttore Forests, Land and Housing Division, UNECE, Laia Bonet Rull, Deputy Mayor of Digital Transition and International Relations – Barcelona, Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale del Comune di Milano. Ha chiuso i lavori Giampiero Bambagioni, Vicepresidente United 4 Smart Sustainable Cities.
Progetti, attività di approfondimento e studi saranno tutti visibili sul portale dedicato al nuovo centro di ricerca: http://exsuf.liuc.it/
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