Bonus campi estivi: ci sono, ma solo per alcune categorie di genitori lavoratori
Due le possibilità di rimborso per i centri estivi proposti da Inps ma solo per dipendenti pubblici, operatori sanitari e autonomi iscritti all'Inps
Nella prima estate dell’era covid, quella del 2020, molti genitori italiani avevano potuto usufruire del bonus baby sitter, valido anche per i campi campi estivi, stanziato per consentire alle famiglie di offrire ai figli un percorso curato durante le settimane estive in cui sia la mamma che il papà erano al lavoro, nonostante l’aumento dei costi dei campi estivi dovuto alle restrizioni rese necessarie per il contenimento del Covid. Maggiori costi dovuti soprattutto al rapporto numerico tra educatore e bambini o ragazzi, sempre in base alle fasce di età, e anche alle regole per la somministrazione del pasto.
Alla vigilia di questa estate 2021, la seconda dell’epoca covid, le restrizioni sull’organizzazione dei campi estivi sono ancora in vigore, anche se con paletti leggermente meno stretti rispetto all’anno scorso. I prezzi sono quindi rimasti mediamente più alti rispetto alle estati pre pandemia, “ma le possibilità di ottenere dei rimborsi per le spese dei campi estivi riguardano solo alcune specifiche categorie di genitori lavoratori“, spiega la giurista Benedetta Chiodaroli che sostiene le Mamme in cerchio di Azzate.
Sono infatti due i servizi di Inps dedicati al ricorso dei campi estivi: il Bonus Baby-sitting 2021, e il Bando Centri estivi diurni 2021.
BANDO CENTRI ESTIVI 2021
Possono parteciparvi solo i genitori che sono dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria.
I beneficiari sono i minori di età fra 3 e 14 anni ma a richiedere il contributo (fino a un massimo di 100 euro a settimana per un massimo di quattro settimane tra giugno e l’11 settembre) a copertura di quanto speso in un range che varia dal 80% al 100% in base al Isee) deve essere il genitore o il tutore del figlio.
Il bando (a questo link) pubblicato settimana scorsa da Inps scade alle ore 12 del 18 giugno.
Il rimborso sarà effettuato entro il 31 dicembre 2021.
L’Inps erogherà un massimo di 3 mila contributi. La graduatoria sarà pubblicata sul sito dell’ente il 16 luglio.
NUOVO BONUS BABY-SITTING
Il nuovo bonus baby-sitting, previsto dal decreto legge n.30 del 13 marzo 2021, può essere richiesto a partire dallo scorso 8 aprile (qui il link per presentare domanda) anche per il rimborso dei centri estivi, come specificato dal messaggio 1296 del 26 marzo di Inps.
Rispetto alla precedente edizione del bonus, sono cambiati importi (oggi arriva fino a un massimo di 100 euro a settimana) e le categorie degli aventi diritto.
Possono richiederlo solo gli iscritti alla Gestione separata Inps, i lavoratori autonomi iscritti all’INPS, il personale del comparto sicurezza (forze dell’ordine o dei corpi di soccorso) e lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, tra cui medici, infermieri (inclusi ostetrici), tecnici di laboratorio e di radiologia medica e operatori sociosanitari (tra cui soccorritori e autisti/urgenza 118).
La domanda può essere inoltrata tramite il servizio online Bonus servizi di babysitting, accedendo mediante le proprie credenziali e con il meccanismo del Libretto di famiglia (come lo scorso anno).
In alternativa, è possibile rivolgersi agli enti di Patronato, utilizzando i servizi da loro offerti gratuitamente.
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