Conclusa la campagna di vaccinazione degli allettati a Castellanza

Somministrata prima e seconda dose a 181 pazienti grazie all'impegno dei medici di medicina generale di Castellanza

vaccinazione Cassano Magnago

Mercoledì 26 maggio si è conclusa la Campagna Vaccinale anti Covid-19 per i pazienti allettati di Castellanza che ha coinvolto tutti i medici di Medicina Generale operanti a Castellanza e nello specifico: dott.ssa Moroni Anna Maria, dott.ssa Moroni Chiara, dott.ssa Nasuelli Daniela, dott. Orsini Massimo Amedeo, dott.ssa Perengo Maria Ester, dott. Sala Massimo, dott. Storni Paolo e dott. Soragni Angelo, dott.ssa Untaru Andrea e dott.ssa Testa Valentina.

«Ci riteniamo complessivamente soddisfatti – dichiara la Dott.ssa Nasuelli, Referente dei medici – nonostante le difficoltà iniziali dovute ad una complessità organizzativa non indifferente e ai ritardi di rifornimento dei vaccini, siamo riusciti a terminare con successo la campagna entro 40 giorni dal suo inizio – e aggiunge – tutto ciò grazie ad un notevole sforzo da parte di tutti i colleghi, dell’Amministrazione Comunale, della Protezione Civile e del personale volontario che ci ha fornito un prezioso ed indispensabile aiuto».

«Voglio ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, hanno dato il loro contributo a favore delle persone impossibilitate a recarsi, in autonomia o accompagnate, presso i centri vaccinali- dichiara Cristina Borroni, assessore alle Politiche Sociali della Città di Castellanza -. Abbiamo sperimentato quanto sia importante la costruzione di una rete per rispondere ai bisogni dei più fragili e per questo motivo mi auguro, che il territorio torni ad essere al centro della programmazione dei servizi sociali e sanitari».

Sono 192 i castellanzesi che hanno ricevuto la 1° dose di vaccino; 181 castellanzesi anche la 2° dose. I due totali non coincidono non per un errore di calcolo o di valutazione, ma per diversi motivi. Ci sono stati casi in cui il vaccinando ha contratto il Covid-19 entro i sei mesi antecedenti la somministrazione della 1° dose sviluppando così una pregressa immunità naturale tale per cui, come previsto dalla normativa emanata dal Ministero della Salute, non si è ritenuto necessario inoculare anche la 2° dose; in altri casi il vaccinando ha contratto il Covid-19 nel periodo di tempo intercorrente tra la 1° e la 2° dose; oppure il vaccinando è stato ricoverato presso una struttura ospedaliera nel periodo di tempo intercorrente tra la 1° e la 2° dose; l’ultima possibile causa è che il vaccinando è deceduto per cause che esulano dalla somministrazione del vaccino.

Il numero variabile di pazienti vaccinati presso le proprie abitazioni per ciascun medico dipende da molteplici fattori, quali: il diverso quantitativo di pazienti in carico a ciascun dottore, le condizioni di salute e fragilità proprie di ciascun individuo e la volontà del singolo individuo di aderire alla campagna vaccinale.

Non si sono verificati in alcun caso reazione allergiche, eventi avversi da segnalare o decessi riconducibili all’avvenuta vaccinazione. I medici curanti ricordano ai famigliari o care-giver che potranno ritirare presso i loro ambulatori di riferimento il certificato di avvenuta vaccinazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Giugno 2021
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