Il centrodestra di Castellanza continua ad essere diviso, il Polo Civico Liberale offre una soluzione: “Basta partiti”
Il gruppo politico prova a scuotere Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, impegnati da settimane in una discussione che ha creato parecchi attriti: "Proponiamo una lista civica aperta a tutti"
Finalmente si comincia a fare chiarezza nel centrodestra castellanzese che continua ad arrovellarsi sulla scelta del candidato sindaco da contrapporre al sindaco uscente Mirella Cerini che si ricandiderà con la lista Partecipiamo.
A commentare questa fase ancora calda sono i componenti del Polo Civico Liberale, lista civica che si è posta alcuni mesi fa, l’obiettivo di riunire in una lista civica tutte le forze interessate ad un progetto di città alternativo a quello che ha governato in questi cinque anni: «Fin dall’inizio di questa campagna elettorale noi del Polo civico Liberale abbiamo promosso incontri con tutti i soggetti che “potenzialmente” avrebbero potuto/dovuto far parte dell’eventuale coalizione. Nel corso degli incontri, però, si sono delineati ben presto due netti orientamenti: da un lato chi, come noi, rimarcava la necessità di un rinnovamento di idee e che a sviluppare una nuova e moderna visione della politica cittadina ci fossero nuovi interpreti; dall’altro i partiti principali che avrebbero dovuto guidare la coalizione – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – che invece procedevano spediti con le vecchie logiche della spartizione dei posti. In aggiunta a questo, le recriminazione dovute a ruggini personali tra alcuni dei soggetti alla guida dei partiti».
In questo clima assai poco costruttivo Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno tentato di accordarsi. Secondo il Polo Civico Liberale, però lo hanno fatto «cercando di giungere ad un accordo fondato su un solo punto: quanti “posti” sarebbero spettati a ciascuno. Nessuna discussione sui contenuti, nessuna condivisione degli argomenti essenziali del programma: solo posti».
Su basi così labili anche l’annuncio del nome del candidato sindaco della coalizione è divenuto occasione di divisione anziché essere elemento unificante. Ed i partiti principali si sono affrettati a insultarsi l’un l’altro, con un partito che è arrivato a proporre un candidato sindaco alternativo a quello annunciato, a cui ha fatto poi seguire un ulteriore rilancio con ipotesi di primarie del centrodestra: «In sostanza, una logica distruttiva, che pare fatta apposta per minare ogni possibilità di accordo. A questo gioco Il Polo Civico Liberale non ha partecipato (anche se pure qualcuno ha tentato di offrire posti anche a noi)».
Secondo i promotori della lista questo è accaduto perché «in questo dibattito tra forze politiche si è riscontrata l’assenza di un elemento fondamentale: Castellanza. Nessuno è parso essere interessato a ragionare riguardo a come dovrà essere la nostra città nei prossimi anni, quali prospettive offrire ai castellanzesi e cosa proporre per farla progredire».
Il coinvolgimento ed il continuo riferimento alle strutture provinciali dei partiti per trovare soluzioni tutte politiche, sempre secondo i civici «ha trasformato quella che sarebbe dovuta essere la legittima ricerca di consenso riguardo ad un progetto per la città, in una occasione per affermare ruoli ed ottenere risultati spendibili personalmente su tavoli politici diversi da quello cittadino, riducendo il nostro comune ad un mero territorio di conquista.
Infine la proposta per uscire da questa situazione così complicata e controproducente anche a fini elettorali: «Noi riteniamo che questo modus operandi sia totalmente fallimentare, ed i risultati sin qui ottenuti lo dimostrano. La coalizione di centro destra, lo ribadiamo, deve nascere sulla base della condivisione di obiettivi programmatici, ed a questo punto lo spazio naturale per il suo sviluppo non può che essere una lista civica, aperta a tutti, dove le persone realmente interessate al bene della città ed a dare il proprio, disinteressato, contributo per la città, possano condividere programmi chiari, pensati per risolvere le criticità che assillano Castellanza e sviluppati assumendosi la responsabilità delle scelte che si opereranno. Facciamo presto».
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