Dalle “Pagine Gialle gallaratesi” al mercato coperto, le idee del centrodestra per il commercio
Cassani: "Abbiamo riportato vita e investimenti in città". L'ex sindaco e oggi referente di Forza Italia Mucci: "Ripartiamo anche dalla proposta di cultura e intrattenimento"
Dalle “pagine gialle gallaratesi” al mercato coperto, all’idea più ampia di un centro cittadino da presentare come “centro commerciale naturale”, all’aperto. Sono le idee per il commercio che troveranno spazio nel programma del centrodestra per Andrea Cassani.
«Il commercio locale ha un notevole impatto sulla trasformazione del centro storico e, in un periodo di grandi cambiamenti per il settore, l’amministrazione ha realizzato numerose iniziative per sostenere il commercio locale» premette Cassani. Che riepiloga gli interventi fin qui sostenuti: «Sotto il profilo fiscale, si è provveduto ad una riduzione della TARI e dell’IMU, oltre ad altri sostegni alle piccole e medie imprese commerciali; e dal punto di vista dell’attrattività del territorio, abbiamo organizzato ben 110 eventi, in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e con altre realtà, come ad esempio Cenando, la Stagione Estiva Gallaratese, l’accensione dell’albero di Natale e lo Street food».
Il sindaco cita come sintesi un solo numero: +337. «Questo è il saldo positivo tra avvii e cessazioni di esercizi commerciali, attività artigianali e pubblici esercizi, nel periodo 2016-2020» (Dati: “impresainungiorno” SUAP).
«In un periodo di difficoltà segnato dalla pandemia, l’amministrazione continuerà a supportare le realtà cittadine con aiuti e sostegni concreti e ringraziando per il coraggio imprenditoriale chi ha avviato una nuova attività perché i commercianti sono l’anima di Gallarate».
Nicola Mucci, referente di Forza Italia, dice che in generale servirà «una costante attenzione alla situazione legata al Covid», intesa come impatto economico sul tessuto locale. «L’attenzione dell’amministrazione deve permanere e aiutare nel traghettare i nostri commercianti fuori dalla situazione di crisi, programmando eventuali nuovi interventi in continuità con quanto fatto».
Quanto alle proposte, «molti interventi sono condensati nel nostro programma».
Torna l’idea della «promozione del centro storico come “centro commerciale naturale”», aggiunge Cassani, «attraverso un progetto che attiri nuovi potenziali operatori individuando opportunità di investimento». Un progetto che passa da una mappatura delle categorie merceologiche attive e degli spazi commerciali attualmente sfitti, nonché un’attenta analisi della situazione attuale di fattori determinanti quali parcheggi, viabilità, marketing e politiche fiscali.
«I commercianti di questo “centro commerciale naturale” saranno il nucleo fondante per una piattaforma di e-commerce gallaratese, che servirà a fidelizzare ulteriormente i cittadini alle attività locali, garantendo loro scontistiche sui parcheggi». Inoltre «verranno create, in accordo con le associazioni di categoria, delle “Pagine Gialle gallaratesi” con i servizi e gli artigiani a km 0. Tale elenco potrà essere sia consultato online sia in formato cartaceo per essere distribuito a tutta popolazione in modo da far trovare con semplicità riferimenti sulle piccole-medie attività locali».
L’immagine, con un pizzico di ironia, con cui sui social Andrea Cassani Sindaco è stata lanciata l’idea delle “pagine gialle gallaratesi”Mucci aggiunge un elemento in più: «Soprattutto queste proposte vanno coordinato con interventi di attrattività anche dal punto di vista della cultura e della proposta d’intrattenimento, che possa tornare ad avere un valore a livello di territorio più ampio».
Nelle parole di Mucci sembra riecheggiare il modello della Gallarate degli anni Duemila, quando si investì sui teatri e sulla cultura come leva pubblica per animare il centro cittadino.
Non mancano però anche altri elementi di novità. «Come Forza Italia faremo un approfondimento particolare sulla idea di un mercato coperto: Un’importante proposta, fortemente condivisa nel partito e che vogliamo sviluppare: sarebbe una novità credo per l’intera provincia di Varese. Abbiamo tantissime aree oggi dismesse che possono e devono essere recuperate, con una nuova funzione pubblica».
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