Varese in Azione: “Sul Palaghiaccio a Galimberti è mancata l’ambizione”

La lista civica critica l'approccio della giunta uscente sul nuovo impianto sportivo. Prendendo come esempio il palaghiaccio di Brunico

Al lavoro nei cantieri del palaghiaccio di Varese per montare le nuove arcate

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Varese in Azione sul palaghiaccio varesino, firmato dal coordinatore del Tavolo Sport Marco Tomasetto

“In città parlano i fatti”

Ed è la totale mancanza di ambizione di questo progetto che costerà alla fine 10 milioni (ma non erano 11?) per un impianto di soli 1.100 posti che, da quello che leggiamo nei vari articoli di giornale pubblicati in questi mesi, praticamente ricalca il precedente (comprendendo anche le piscine già presenti, la più grande di soli 25×12,5 metri) con in più la presenza di un paio di campi di padel (ma erano necessari visti quelli già presenti sul territorio e la nascita di quelli nuovi a Lissago?) e di un’area palestra.

Per dimostrare questa mancanza di ambizione portiamo il nostro sguardo sull’Arena Bruneck Brunico, il nuovo impianto del ghiaccio che sorgerà nella città valpusterese entro la fine dell’estate: capienza di 3.100 spettatori ampliabile a 4.000 persone in caso di concerti o altri eventi, ben due (ripeto, due!) piste da ghiaccio regolamentari (30×60 metri), un impianto a due corsie per il curling, 15 spogliatoi, zone per fitness, ginnastica, fisioterapia, area media/stampa moderna, VIP Lounge, Private Box per sponsor e partners, museo, tribuna “Family”, bar, bistrò, uffici, chioschi e fanshop. 

Questo palaghiaccio polifunzionale ospiterà in questa stagione sportiva le partite dell’Hockey Club Val Pusteria, che da quest’anno (grazie anche alla capienza dell’impianto e ai servizi annessi) parteciperà alla prestigiosa ICE Hockey League (il massimo campionato austriaco dove milita anche il Bolzano), offrendo molta disponibilità di ghiaccio per gli allenamenti e per le competizioni di tutte le società locali che praticano gli sport del ghiaccio: pattinaggio, hockey e curling. 

Un impianto che permette alle società di sviluppare maggiormente la propria attività guardando al futuro con ambizione e che peraltro è davvero polifunzionale: costerà sì di più di quello di Varese ma offre la possibilità di svolgere anche eventi non legati allo sport con tutto il ritorno economico e di immagine che questo può dare alla città e all’indotto. 

Non era possibile fare uno sforzo anche a Varese per cercare di ricalcare il modello Brunico, quanto meno solo avvicinandosi, creando una pista temporanea 30×60 (anche in un altro luogo della città) e metterci magari due anni per realizzare un progetto a due piste regolamentari che guarda davvero al futuro delle società del ghiaccio? 

Il Sindaco a maggio del 2020 parlava di “grande progetto”. Quello di Varese è sicuramente un progetto. La parola “grande” però lasciamola a Brunico.

~ Marco Tomasetto, referente Tavolo sport Varese in Azione e La Civica

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Agosto 2021
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