Riccardo Valena candidato per Leggiuno: “Paese dalle grandi potenzialità”
In politica da vent'anni ed ex vicesindaco, dopo essere stato tra i banchi della minoranza, Valena torna a candidarsi con una lista civica. A sostenerlo anche l'ex sindaco di Laveno, Graziella Giacon
Riccardo Valena, 43 anni, consulente finanziario, ha deciso di correre da solo per la carica di sindaco del comune di Leggiuno, sfidando l’attuale sindaco Giovanni Parmigiani e l’altro candidato per il piccolo paese, Stefano Introini con il quale inizialmente sembrava poter nascere una lista unica. Da vent’anni in politica, Valena è sempre stato molto attivo per il paese dove ha svolto il ruolo di vicesindaco per dieci anni durante l’amministrazione di Adriano Costantini. Gli ultimi cinque anni lo hanno visto tra i banchi della minoranza, ma dopo la sconfitta del 2016, quando si era già candidato come Primo Cittadino, torna a mettersi in gioco. Ad appoggiarlo la lista civica “Siamo Leggiuno”, tra i quali c’è anche il nome dell’ex sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon e Lino Betti, conosciuto per aver dato vita alla manifestazione delle lucine di Leggiuno.
Quali sono i motivi della candidatura e quando è maturata l’idea di riproporsi?
«Il mio obbiettivo principale è quello di rendere il comune più efficiente, Leggiuno ha tante potenzialità inespresse. Bisogna partire dalle cose più semplici, migliorare i servizi e andare incontro alle esigenze dei cittadini. Ho deciso di candidarmi grazie al sostegno e alla vicinanza di un gruppo di persone che negli anni si sono sempre distinte per attività sociali e amministrative. La lista è composta da un gruppo di persone che condivide gli stessi valori, costruita in modo equilibrato e con le giuste competenze».
Quali sono le priorità per il paese e come se lo immagina fra cinque anni?
«Penso prima di tutto al turismo, mi piacerebbe poter iniziare un dialogo con la Provincia di Varese per la riapertura dell’ufficio turistico con gestione comunale all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, ma anche il potenziamento delle spiagge con il collegamento di Arolo con il Sasso Moro e Reno con Ceresolo, tramite percorsi naturalistici e pedonali. Il sostengo della manifestazione delle lucine di Leggiuno, ma con una organizzazione sostenibile per tutto il paese. Gli ambiti in cui intervenire sono diversi: l’acquedotto che ha bisogno di importanti investimenti, solo per fare un esempio. Tra cinque anni immagino una Leggiuno più green e più smart, con l’utilizzo delle nuove tecnologie per avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione, il migliorando dell’efficientamento energetico degli immobili comunali, la sostituzione delle auto comunali a benzina con auto elettriche».
La pandemia ha messo a dura prova il tessuto sociale del territorio anche nei piccoli comuni: qual è la sua ricetta intervenire?
«Credo sia importante ricreare il collante che avvicini la popolazione, dando spazio alle realtà associative e sostenendo iniziative che coinvolgano sia i giovani che gli anziani. Il Covid ha costretto ha chiudere molte strutture e in tanti hanno ancora paura ad uscire. Il comune deve dimostrare vicinanza anche alle persone più fragili»
Quale sarà il primo tema da affrontare una volta eletto?
«Oltre a quelli già detti, come il rilancio del paese in ottica turistica, credo ci sia l’urgenza di riorganizzare la Polizia Locale. Al momento è stato deciso di uscire dal consorzio con i comuni limitrofi ed è necessario prendere decisioni in modo rapito. Inoltre, mi piacerebbe che il Quicchio diventasse il cuore di una serie di manifestazioni di richiamo e per tutto l’anno».
In che modo si vuole distinguere in questa campagna elettorale e come la sta conducendo?
«Più che parlare di come distinguermi, penso a quello che vogliamo fare. Utilizzeremo i social per raccontare il nostro programma, anche per raggiungere i più giovani e coloro che vivono fuori dal paese».
Lo speciale elezioni – Leggiuno, liste e candidati sindaco
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