Le nuove regole per i contagi a scuola riassunte nei 3 schemi di Ats Insubria
La quarantena immediata in asilo, il sistema di testing t0 e t5 alle primarie e i distinguo per numero casi e situazione vaccinale o di guarigione degli studenti alle secondarie
Con l’obiettivo di rendere più semplice la lettura delle regole per il contenimento scolastico in vigore da gennaio 2022, Ats Insubria ha appena pubblicato tre schemi che riassumono cosa succede quando c’è un compagno positivo al Covid-19 per i diversi ordini di scuola.
In generale “le misure di sorveglianza si applicano in modo univoco sul gruppo classe o sezione”, scrive Ats, con distinguo in base alla situazione vaccinale dello studente solo per le secondarie.
Tutto inizia con l’esecuzione di un alunno che risulti positivo in seguito a un test molecolare o antigenico (non valgono i test domiciliari autosomministrati). La famiglia allerta subito l’Istituto scolastico che segnala “nel più breve tempo possibile nel Portale dedicato” il caso positivo e i componenti del gruppo classe che abbiano frequentato la scuola nei due giorni antecedenti la data di esecuzione del tampone o l’inizio sintomi (ultimo giorno di frequenza) da parte del caso Covid+”.
ATS, ricevuta la segnalazione da parte della scuola, procederà alla validazione della stessa e, a comunicare alle famiglie degli alunni coinvolti i provvedimenti necessari, come riportato di seguito.
Asili nido e scuole dell’infanzia
Se c’è un alunno positivo l’intera classe viene posta in quarantena dalla Ats.
Gli alunni possono rientrare con tampone negativo eseguito in decima giornata dall’ultimo contatto con il caso positivo.
Scuole primarie
A fronte di un solo caso positivo in classe (alunno o docente) si attiva la sorveglianza sanitaria con test antigenici T0 (fino a esito negativo del T0 sospensione delle lezioni in presenza) e rientro in presenza, con successiva esecuzione di secondo test al T5.
Se durante i test emerge un secondo caso positivo in classe, tutti gli alunni della classe segnalati dalla scuola sul portale alla scoperta del primo caso indice vengono sottoposti a quarantena e si attiva la Didattica a distanza per 10 giorni a partire dall’ultimo giorno di presenza a scuola del secondo caso positivo (per approfondimenti FaQ di Ats Insubria sul rientro a scuola a questo link).
Scuole secondarie
In caso di un solo alunno positivo, tutti gli studenti della classe vengono posti in autosorveglianza: il tampone si esegue SOLO in presenza di sintomi.
Se i casi positivi aumentano i singoli studenti della classe sono oggetto di diverso provvedimento in base allo stato vaccinale o di guarigione da Covid-19, come da schema.
Nel caso in cui i gli alunni positivi nello stesso gruppo classe diventino due:
– continuano a frequentare in presenza indossando Ffp2 SOLO gli alunni che dimostrano di aver concluso il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni, di avere effettuato la dose di richiamo o di essere guariti da meno di 120 giorni.
La scuola verifica per 10 giorni, quotidianamente la presenza dei requisiti degli studenti in presenza controllando la documentazione digitale o cartacea.
– per gli altri (non guariti, non vaccinati, vaccinati con una sola dose, o con 2 dosi ma da meno di 14 giorni o più di 120 giorni) si applica la didattica a distanza per 10 giorni
Se gli alunni positivi all’interno dello stesso gruppo classe diventano 3 o più, scatta la didattica a distanza per 10 giorni per tutti.
La misura sanitaria applicata ai compagni di classe fa riferimento alla Circolare del Ministero della salute 60136 del 30 dicembre 2021 per i contatti stretti ad ALTO RISCHIO. In pratica:
– per gli studenti non guariti, non vaccinati, vaccinati con una sola dose, o con 2 dosi ma da meno di 14 giorni: quarantena di 10 giorni e rientro con test molecolare o antigenico negativo;
– per gli studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici: quarantena di 5 giorni, e rientro con test molecolare o antigenico negativo;
– studenti vaccinati con dose booster o ciclo primario completato da meno di 120 giorni o guariti da meno di 120 giorni: se asintomatici NESSUNA quarantena. Obbligo di indossare la mascherina FFP2 per 10 giorni e Auto-sorveglianza di 5 giorni. In caso di comparsa dei sintomi è invece previsto un test antigenico rapido o molecolare
Test gratuiti in farmacia
“In generale, i test di sorveglianza e di chiusura quarantena scolastiche dovranno prioritariamente essere eseguiti presso le farmacie o i laboratori privati accreditati del territorio aderenti all’offerta pubblica dei tamponi rapidi antigenici, secondo le modalità di accesso e prenotazione stabilite dalle singole farmacie/laboratori – scrive Ats Insubria – L’erogazione dei test è gratuita esibendo mail (che riporta la data dell’avvio del provvedimento) della scuola con preliminare provvedimento cumulativo di sorveglianza o provvedimento individuale di avvio quarantena. I provvedimenti saranno riconosciuti validi per accedere a test gratuitamente per un periodo temporale di massimo 10 giorni dalla data di emissione”.
Come ci si comporta in regime di sorveglianza?
Ai soggetti in sorveglianza con testing è richiesto di limitare le frequentazioni sociali e le altre attività di comunità (ad esempio attività sportive in gruppo, frequentazione di feste, assembramenti, visite a soggetti fragili) e di mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l’uso della mascherina incontrando altre persone oltre ai familiari.
Per maggiori informazioni consultare le Faq di Ats Insubria dedicate al rientro a scuola a questo link.
Per maggiori aggiornamenti consultare il sito di Ats Insubria a questo link.
Per approfondimenti: Prime Indicazioni operative per l’attuazione del Decreto del 7 gennaio 2022
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Bellissime le schede tutte colorate di ATS. Peccato che ATS non sia in grado di gestire le richieste che arrivano dalle scuole. Risultato: comunicazioni da ATS in ritardo, perse o mai arrivate che gettano nel panico genitori e docenti.
Siamo nelle mani di dilettanti.
Vorrei far notare ad ATS che senza la documentazione di ATS stessa, noi genitori per poter fare i tamponi ai nostri figli dobbiamo pagare di tasca nostra.
Forse invece che perdere tempo a fare schemini qualcuno dovrebbe preoccuparsi di mandare le comunicazioni necessarie.