Pnrr, anche i Comuni sotto i 15 mila abitanti potranno chiedere fondi ma dovranno associarsi
La novità nella legge di bilancio 2022 con la benedizione dell'Uncem. Le amministrazioni avranno tempo fino al 31 marzo per chiedere il contributo al fondo da 300 milioni
Anche i Comuni sotto i 15 mila abitanti potranno presentare progetti di rigenerazione urbana attingendo dai fondi del Pnrr. La novità la annuncia Uncem che festeggia l’inserimento della norma nella legge di bilancio 2022, appena approvata in via definitiva dal Parlamento. Il comma 534 (e successivi) dell’articolo 1 riguarda infatti i progetti di rigenerazione urbana, con lo stanziamento di altri 300 milioni di euro ed estendendo la platea dei beneficiari.
I comuni dovranno associarsi
Per i Comuni con meno di 15.000 abitanti si aprirà una procedura parallela a quella già sperimentata per i Comuni più grandi. I contributi potranno infatti essere richiesti anche dai Comuni sotto i 15.000 abitanti che, in forma associata, hanno una popolazione di oltre 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro.
Le richieste di contributo dovranno riguardare singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici. Tre gli ambiti per i quali sarà possibile utilizzarli:
– manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
– miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
– mobilità sostenibile.
Le richieste di contributo dovranno essere inviate al Ministero dell’Interno entro il 31 marzo 2022. L’ammontare del contributo attribuito a ciascun comune sarà determinato dal Ministero dell’Interno entro il 30 giugno 2022.
Una novità che interessa moltissime amministrazioni della provincia di Varese, formata da oltre 100 comuni sotto i 15 mila abitanti e che, fino ad ora, erano rimasti a bocca asciutta a fronte di grandi investimenti nelle città.
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