Puzze in Valle Olona, Cattaneo: “La principale causa è la Perstorp. Si rivedranno le deroghe”
L'azienda del polo chimico dovrà ridurre progressivamente il carico di sostanze organiche che immette nel depuratore, alla base delle molestie olfattive che da anni attanagliano la Valle Olona
Con una relazione di 63 pagine, frutto di un’approfondita ispezione, Arpa ha definito Perstorp, azienda che opera nel polo chimico di Castellanza per la produzione di resine, l’attività che contribuisce in maniera maggiore alla creazione dei miasmi che soffocano da anni i cittadini che vivono nell’area tra Castellanza, Marnate e Olgiate Olona. La svolta sembra essere vicina, dunque, dopo anni di sofferenze.
A comunicarlo è stato l’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, tornato in Valle Olona per fare il punto assieme ai sindaci e agli amministratori dei tre comuni sul problema olfattivo che attanaglia questo quadrante della provincia di Varese.
Nel frattempo i lavori al depuratore di Olgiate Olona, gestito da Alfa, si sono conclusi e i primi miglioramenti si erano potuti notare nelle scorse settimane. Miglioramenti, però, solo parziali e già oggi in molti hanno segnalato nuovi picchi di emissioni odorose in tutta l’area.
L’assessore all’Ambiente, infatti, ha proseguito sottolineando che le emissioni di Perstorp contribuiscono in modo significativo al carico organico che arriva al depuratore di Olgiate in una percentuale che va dal 29 al 40%: «Questo è già sufficiente a rivedere le deroghe di cui beneficia l’azienda, che vengono concesse solo quando c’è rispetto delle norme». L’ufficio d’ambito della Provincia di Varese ha chiesto all’azienda di rientrare all’interno dei limiti con una serie di iniziative progressive.
«Perstorp è collaborativa, anche se sostiene di non essere l’unica causa, e si è impegnata ad assumere una serie di iniziative per contribuire a migliorare la situazione per ottimizzare i flussi verso il depuratore – ha detto ancora Cattaneo -. Bisettimanalmente, inoltre, dovrà anche presentare i dati dei monitoraggi agli enti coinvolti». Le altre due aziende tirate in ballo nelle scorse settimane, infatti, avrebbero un ruolo di gran lunga minore nella vicenda. Se l’azienda chimica dimostrerà un miglioramento della situazione, ha proseguito Cattaneo, potrebbe non essere più necessario il pronunciamento del Consiglio di Stato, fissato per il 17 marzo, per decidere sulle deroghe.
Un’altra buona notizia arriva dal fronte della salute. Ats, infatti, sostiene che non vi sia correlazione tra l’insorgenza di patologie e i miasmi causati dall’azienda.
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