Cinque priorità per la politica: il sindacato dei medici ANAAO si mobilita per la sanità pubblica
In vista delle elezioni del 25 settembre, il principale sindacato dei medici negli ospedali lancia un'iniziativa in difesa della sanità pubblica
“Indossiamo i nostri diritti. Se non ora, quando?”
Parte con uno slogan e una maglietta la campagna nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed in difesa della sanità pubblica.
«È una grande responsabilità quella che ci assumiamo di fronte ad un Governo dimissionario e alla vigilia di un importante appuntamento elettorale – afferma Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed – ma non possiamo rimanere inerti mentre la sanità pubblica è sull’orlo del baratro nella totale indifferenza della politica».
«Assistiamo da un mese – prosegue Di Silverio – a una campagna elettorale disarmante per la povertà di ragionamenti e di proposte, realizzabili e concrete, in tema di diritto alla salute dei cittadini e in difesa dei professionisti che ne garantiscono l’esigibilità. Siamo travolti ogni giorno da decine e decine di post e di slogan, in assenza di proposte e soluzioni frutto di una visione complessiva dei problemi della sanità pubblica. Che, nel frattempo, muore, insieme con il suo capitale umano, medici, dirigenti sanitari, infermieri, ogni giorno più stanchi, demotivati e in fuga dagli ospedali».
«La nostra mobilitazione, per il momento, segnerà la presenza della categoria nelle corsie degli ospedali e in tutti i luoghi di lavoro. Inviteremo i colleghi a indossare una t-shirt a rivendicazione dei diritti del loro lavoro e di quelli dei cittadini, saldamente legati al rispetto dell’articolo 32 della Costituzione. Ci faremo promotori di assemblee negli ospedali di tutt’Italia e di altre iniziative itineranti per sensibilizzare la politica a promuovere scelte utili alla difesa della sanità pubblica che l’Anaao Assomed indica in almeno 5 priorità:
1. Investimenti economici sul Fondo Sanitario Nazionale dedicati alle risorse umane
2. Defiscalizzazione del lavoro accessorio, e per la riduzione delle liste di attesa, a fronte di una pressione fiscale al 45%
3. Depenalizzazione dell’atto medico
4. Riforma del sistema emergenza-urgenza
5. Riforma della formazione post laurea nel segno di un contratto di formazione-lavoro
Misureremo il nuovo Governo sull’assunzione di questi 5 punti come priorità della propria agenda – avverte Di Silverio – e non accetteremo promesse destinate a cadere nel vuoto. Pronti a passare, insieme con le altre Organizzazioni sindacali, allo stato di agitazione, punto di partenza di ulteriori iniziative.
La sanità pubblica non ha più tempo e noi medici e dirigenti sanitari ne abbiamo concesso fin troppo. È il momento di pretendere che la politica, nel momento in cui chiede il voto dei cittadini, faccia la sua parte e si assuma le proprie responsabilità».
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