Speciale elezioni - Varese - Anche il Partito Sosialista-Nuovo PSI alla conquista di Villa Recalcati. Indipendenti da entrambi i Poli, puntano alla rinascita del Socialismo Riformista forti di una tradizione secolare laica e progressista
Antonio Matera: «Si sono confusi gli ideali con le persone»

«La nostra presenza è importante per il valore degli ideali che rappresentiamo, per la storia secolare del nostro simbolo. » Candidato alla Provincia, vera sorpresa di questa tornata amministrativa, è Antonio Matera che si presenta sotto il simbolo del Nuovo Partito Socialista.
«È maturata un'incomprensione con il Polo ecco perchè non sosterremo il candidato del centro destra. Ma quest'occasione era troppo preziosa per noi. Abbiamo l'ambizione di far rivivere una tradizione e una cultura che hanno contribuito a formare il nostro paese: in queste elezioni vogliamo contarci, capire qual è la forza del nostro partito.»
«In questi anni il pensiero socialista è uscito un po' sbiadito, anche a causa dei media che hanno confuso gli ideali con le persone. Io non rinnego nulla della nostra storia, ma Bettino Craxi è stato solo uno statista, un momento storico che non può e non deve inficiare una realtà come la nostra. »

In questi anni, voi, eredi del PSI, avete proseguito il cammino disgregandovi,  confluendo nei due poli: a destra e a sinistra. 
«Quelle collocazioni mi stanno strette. A destra ci sentiamo in difficoltà con AN e la Lega di Bossi, a sinistra è stridente l'alleanza con la lista Di Pietro, i Comunisti Italiani o Rifondazione. Oggi, il nostro sistema elettorale obbliga ad alleanze forzate per poter contare. Reputo che il maggioritario non faccia parte della nostra tradizione, del nostro pluralismo, della nostra diversità. Sono cosciente che la nostra scelta di correre da soli non ci porterà a vincere, ma sarà un test importante per capire la nostra forza. Come dice sempre Stefania Craxi: il riformismo progressista è nostro esclusivo patrimonio. Dobbiamo rivendicarlo.» 

E sul territorio quale sarà il vostro programma?
«Partendo dal presupposto che noi non abbiamo ambizioni di vittoria, faccio un'analisi della situazione dando una visione da cittadino. Credo che le priorità siano : Malpensa, che ha messo in luce la miopia di una politica di sviluppo delle infrastrutture oggi quasi al collasso e una realtà dove inspiegabilmente la nostra provincia non è rappresentata nella SEA ; l'ambiente, questione collegata alla prima ma che conta anche altre zone critiche e su cui io vedrei un maggior coinvolgimento del CCR di Ispra; poi le questioni sociali e occupazionali. Nonostante, ripeto, gli sforzi del presidente uscente Massimo Ferrario, credo che la nostra provincia meriti un rilancio, soprattutto merita un rilancio del dialogo sociale. A ben vedere, comunque, se andiamo a scavare nelle vittorie che oggi vanta l'attuale dirigenza, ci renderemmo conto che all'inizio di tante battaglie ci furono giunte socialiste.» 

 

Alessandra Toni
alessandra@varesenews.it