Speciale elezioni - Gallarate - A dieci anni di distanza, ritorna lo Scudocrociato. L'ex senatro Carlo Senaldi tenta la scalata alla Provincia
Senaldi: «In dieci anni la nostra provincia è peggiorata»

Dal 1992 mancano dall'agone politico. Oggi, a distanza di dieci anni, si ripresentano a Varese, Como, Reggio Calabria e Vercelli per capire se il grande partito del dopoguerra può tornare agli antichi fasti. Sulla loro strada c'è ancora la diatriba sulla fine della DC e una causa pende ancora al tribunale di Roma per sapere se l'Associazione che, dopo il congresso che diede vita al PPI, non fu mai sciolta e oggi rivendica l'eredità dello Scudocrociato, compreso il simbolo.
A rappresentare la Nuova Democrazia Cristiana è un "vecchio" della politica , Carlo Senaldi, un'eminenza della Prima Repubblica: «Sono stato cercato da tutti i movimenti che sono sorti dalle ceneri della Dc , ma non ho mai accettato» Senaldi, che con lo scomparso Piccoli ed altri, non ha mai abbandonato lo scudocrociato, lottando per farlo rinascere. « Io sono democristiano, mi riconosco in quei valori che hanno reso l'Italia la sesta potenza mondiale»
Ma ci sono altri partiti che condividono i temi cari alla Democrazia Cristiana
«I valori sono condivisi ma io non concepisco le alleanze che sono nate. Se dovessi collocare oggi il mio partito,  lo metterei alla sinistra del centro destra. Ma ciò che non condivido sono proprio queste alleanze forzose. Io accetto solo alleanze omogenee dove tutti agiscano allo stesso livello, senza proprietari e inquilini.»

Ma oggi alleanze omogenee sembrano quasi impraticabili
«Ecco perchè la mia scelta di correre da soli, per poterci contare. Per poter vedere se ci sono le possibilità di costruire un centro importante, un terzo polo con dignità di competizione. C'è una parte dell'elettorato che è andato disaffezionandosi al voto anche a causa di un sistema che non li rappresenta più. Ci rivolgiamo a loro e tutti quelli che credono nel centro. Ecco perchè noi, nonostante le vicende giudiziarie non siano ancora concluse, vogliamo partecipare a queste amministrative: per poi impegnarci nelle europee e successivamente nelle politiche. Sempre che gli elettori ci sostengano»

Quale sarà il vostro programma?
«Noi partiamo da un dato di fatto: dal '92 ad oggi la nostra provincia è andata peggiorando. Dieci anni fa eravamo ai primi posti per risparmio, pil e reddito pro capite. Oggi Varese non compare nemmeno tra i primi venti. Qualcosa è successo e  quel qualcosa va cambiato. »

 

Alessandra Toni
alessandra@varesenews.it