Io, tifoso dall’Umbria, mi sento tradito da questa Pallacanestro Varese
![ukic coppa pallacanestro varese](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/12/ukic-coppa-pallacanestro-varese-500844.jpg)
21 Dicembre 2015
Caro direttore
sono un tifoso che vive a Perugia e che ha VARESE NEL CUORE da circa 35 anni. Vivendo lontano da Varese, dalla mia Umbria vedo da un’angolazione forse diversa quanto succede alla squadra ed alla Società Biancorossa.
E’ grazie a VARESEFANSBASKET, di cui sono utente da pochi anni, che riesco a tenermi aggiornato. La mia fame e sete di PALLACANESTRO VARESE è grande, e allora un anno fa ho installato nel mio smartphone l’ applicazione della WebLink. Così sono ancora più aggiornato ed informato !
Mi innamorai di questa squadra alla fine degli anni ’70, quando si chiamava MOBIL GIRGI VARESE. Il ragazzino che ero allora aveva tante cose che voleva dire, fare, vedere (tra queste andare a vedere una partita nel Palazzetto/TEMPIO DEL BASKET di Masnago!), ma per vari motivi si è dovuto accontentare per alcuni decenni delle briciole (non esisteva Internet, né la telefonia mobile, non conosceva nessuno a Varese, ecc.).
Sono state tante le domeniche sera in cui vedevo la trasmissione TV “La Domenica Sportiva” per avere la risposta alla domanda «che ha fatto VARESE?», consapevole che sarei andato a dormire tardi e la mattina seguente (come tutti i lunedi mattina) avrei dovuto alzarmi presto per prendere il pullman che mi portava a scuola. Ma era troppo forte il desiderio di sapere il risultato della gara di VARESE per rinunciarvi. E così scorrevano le immagini in bianco e nero (non esistevano ancora le trasmissioni a colori) di RaiUno, e la voce del Grande ALDO GIORDANI leggeva risultati e classifiche. In questo modo la mattina seguente e i giorni successivi sapevo come commentare a scuola quella partita con gli altri studenti tifosi di altre squadre.
Sono trascorsi tanti anni da allora ma il mio attaccamento a questa squadra e a questa società è sempre rimasto, anche fino a pochi anni fa, quando ormai pensavo che non sarei mai riuscito ad avere un contatto con l’ ambiente varesino (tifosi e società) e – soprattutto – a vedere una partita nel PalaOldrini. Invece, sempre grazie a VARESEFANSBASKET, pochi anni fa sono riuscito a stabilire questo contatto, e allora la mia passione, il mio entusiasmo è esploso!
Sono state diverse le mie iniziative, tra le quali ho scritto delle piccole poesie in rima, stornelli dedicati alla mia squadra preferita e a tutti i suoi tifosi. Ne ho anche scritta una appositamente per la HANDICAP SPORT VARESE, gli atleti del basket seduto. Quindi ho “creato” in due files audio altrettanti modi per sostenere la squadra in maniera corale: un coro e una sorta di Inno Ufficiale (solo la parte iniziale). Due “composizioni” che mi piacerebbe un giorno sentire gridare (il coro) e cantare (l’ inno) dal pubblico a Masnago.
Poi, grazie all’ opera di mia moglie e di mia figlia, ho realizzato uno striscione che sono riuscito a far arrivare a VARESE e che è custodito da persone fidate, tifose appassionate come me. Questo striscione l’ ho voluto concepire come un simbolo: quello della mia presenza a Masnago. Come ho già spiegato, ogni volta che verrà esposto sarà come se fossi sugli spalti del Palazzetto a gridare, esultare, soffrire, ecc. insieme a tutti i tifosi Biancorossi.
Ma soprattutto sono riuscito a far diventare realtà il mio sogno una domenica di Marzo 2014! Insieme a mia moglie e a mio figlio (che gioca a basket) non solo ho potuto visitare la SALA DEI TROFEI di Villa Recalcati (grazie alla Società Biancorossa) ma ho anche messo piede per la prima volta in vita mia al PalaOldrini e ho potuto assistere FINALMENTE a una partita! Vedere tutti quei stendardi al soffitto mi ha fatto sentiere FIERO e ORGOGLIOSO di essere un tifoso di PALLACANESTRO VARESE!
E non è tutto. Ho sempre sfruttato ogni occasione che mi è capitata in Umbria per far conoscere e/o riscoprire e quindi far apprezzare la Società PALL.VARESE agli appassionati di Basket e di Sport in genere. Per esempio, conoscendo personalmente un famoso giornalista sportivo della Rai, un giorno a casa sua gli ho fatto leggere alcune copie dell’ House Organ (Match Program) della PALLACANESTRO VARESE, e in questo modo ha potuto conoscere e apprezzare le varie iniziative della società Biancorossa, scoprendo in tal modo anche l’ esistenza della HANDICAP SPORT VARESE.
Inoltre cerco anche di riaccendere la passione a tutti coloro che erano stati tifosi Varesini (eh si, ce ne sono diversi anche in Umbria, come ad esempio il Presidente e un membro della società di basket dove gioca mio figlio!) e certamente ci riuscivo molto meglio durante la stagione 2012/13! Ecco, queste situazioni mi fanno sentire a volte una specie di Ambasciatore in Umbria della PALLACANESTRO VARESE.
Ma ora veniamo al nocciolo della questione. Da diverso tempo sono abituato a soffrire in silenzio, ma questa volta esco allo scoperto e scendo in campo virtualmente per dare il mio contributo costruttivo, positivo. E’ un piccolo contributo ma viene dal mio cuore.
Nella mia ingenuità di sostenitore che abita lontano, e che quindi non vive la quotidianità dell’ambiente biancorosso, ho sempre pensato che nella società vi fossero persone brave, competenti, appassionate, che capiscono di basket e che sanno dunque far bene il proprio lavoro (d’ altra parte nel mio cuore VARESE è stata e sarà sempre CAMPIONE!).
Ho purtroppo notato che le ultime tre stagioni hanno tutte in comune lo stesso errore: la squadra è stata costruita in maniera sbagliata in estate! E questo ha costretto a correre ai ripari negli ultimi mesi dell’anno, facendo sempre stare col fiato sospeso noi tifosi che siamo dunque passati dallo sperare di avere un team capace di qualificarsi ai Play-off allo sperare di riuscire a salvarsi.
Non posso quindi accettare che una Società come la nostra riesca a sbagliare la costruzione della squadra in estate per ben tre anni consecutivi !!
Per quanto riguarda gli anni successivi alla conquista dell’ ultimo scudetto, dal 1999/2000 al 2011/12, non li ho seguiti da vicino contrariamente ad oggi, e dunque non posso commentarli, ma i miei nuovi amici del forum mi hanno spiegato che non sono stati particolarmente brillanti. Dunque questa situazione aveva dei precedenti, sia pure forse meno negativi del recente passato (e presente).
Come tutti i tifosi, avevo quest’ anno la fondata speranza che con un D.S. competente ed esperto come Bruno Arrigoni, e un coach valido come Paolo Moretti, si riuscisse finalmente ad avere una squadra valida e capace di farci divertire. Perciò, limitatamente alle ultime tre stagioni, mi sono venuti dei “perchè”:
1) Perchè squadre che non sono mai state in Serie A1 nella loro storia, il primo anno che vi partecipano riescono ad allestire buone squadre ?
2) Perchè squadre neo-promosse riescono a costruire buoni team ?
3) Perchè ci sono riuscite pur avendo risorse finanziarie pari o inferiori, e non certo superiori a quelle di VARESE ?
4) Come si è riuscito a costruire una squadra valida e competitiva nell’ estate 2012 ? Perchè non è più accaduto dopo ?
Vorrei che tutti i miei “perchè” avessero un giorno una risposta (in particolare sul come si è riusciti ad avere una grande squadra come quella composta da Dunston & C.). Negli ultimi anni ho, anzi, abbiamo vissuto situazioni negative ma allo stesso tempo brutte e allarmanti che non avremmo voluto fossero successe.
Per quanto tempo ancora dovrò sopportare i commenti/domande del mio figliolo (babbo anche quest’ anno VARESE è scarsa ? Con la storia che ha …) o dei colleghi di lavoro ( pure quest’ anno niente Play-Off ? Solo lotta per la salvezza ? ) ?
Ebbene oggi mi sento tradito!
E’ stata tradita la mia passione, il mio entusiasmo, il mio voler far conoscere e apprezzare la nostra VARESE agli appassionati di questo sport che conosco (i compagni di scuola del mio figliolo, che nemmeno sapevano che esiste ed è solo grazie a lui che questa loro lacuna è stata colmata, i loro genitori, i miei colleghi di lavoro, ecc.).
Non chiedo certo di vincere l’ EUROLEGA o la EUROCUP, però vorrei che la mia, la nostra VARESE fosse una società seria, che non fa brutte figure (vedi ad es. la vicenda del Coah Attilio Caja=salvezza raggiunta ma compensi arretrati…), che è capace di allestire squadre valide, che ci fanno divertire, che ogni anno vengono costruite cambiando pochi elementi da aggiungere ad una base consolidata (programmazione), che si qualificano regolarmente ai Play-Off (in modo che faccia notizia la mancata partecipazione, al contrario degli ultimi anni) giungendo ogni tanto in Semifinale, capaci di vincere saltuariamente la Coppa Italia e/o la Supercoppa Italia (sono questi oggi i Trofei alla sua portata).
Con un settore giovanile che magari non vince a ripetizione i propri campionati ma che almeno ogni tanto è in grado di “sfornare” giovani elementi che fanno parte della prima squadra, e che arrivano a giocare in Nazionale (vedere atleti provenienti dal settore giovanile della propria squadra preferita arrivare poi ad indossare la maglia Azzurra non fa piacere ad ogni tifoso?).
Però mi accontenterei che faccia vedere un buon Basket, che sia un osso duro per tutte le squadre che vincono gli Scudetti, e che al termine del campionato si possa commentare tra noi tifosi:«anche quest’anno non abbiamo vinto niente, ma ci siamo divertiti e abbiamo avuto belle soddisfazioni!».
CHIEDO CON IL CUORE IN MANO: si lavori solo per il bene della PALLACANESTRO VARESE, CHE SI ABBIA RISPETTO DI NOI TIFOSI, DI QUELLI CHE PAGANO L’ ABBONAMENTO, CHE SONO PRESENTI CON CONTINUITA’ A MASNAGO, CHE SEGUONO LA SQUADRA NELLE TRASFERTE, E NE CONOSCO QUALCUNO (PRESENTI ANCHE A PISTOIA).
Basta con squadre mediocri, che ci costringono a vivere campionati mediocri con obbiettivo massimo possibile la salvezza. Fuori dalla Società le persone che non sanno fare come si deve il proprio lavoro, e quelle che NON AMANO VARESE COME NOI TIFOSI! Da Perugia continuerò a seguire quel che succederà con il forte desiderio che giungano FINALMENTE notizie positive.
UN VECCHIO CUORE VARESINO.
Roberto Caporali
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