Oprandi: “Non ho firmato le autodimissioni perchè era una proposta indegna”
Loading...9 Agosto 2016
Gentile direttore,
Essendo stata contattata dagli organi di stampa per motivare la mia non presenza nelle commissioni preciso quanto segue:
Essendo 13 i consiglieri comunali del PD e 11 le commissioni, ho scelto di lasciare spazio ad altri consiglieri, magari di nuova nomina, in quanto già nella passata consigliatura ho preso parte ai lavori di due commissioni (servizi educativi-sociali e ambiente).
A ciò si aggiunge la evidente mancanza di fiducia espressami da un dirigente del PD con la richiesta, prima delle elezioni, di “firmare” un documento di auto-dimissioni qualora dalle urne fossero risultati trenta voti di preferenza disgiunti. Personalmente mi sono rifiutata di firmare perché ho ritenuto la proposta “indegna” rispetto al valore della libertà degli elettori: ho fatto una campagna elettorale “porta a porta” e chiunque ha avuto in mano un mio “santino” con evidente e chiaro il riferimento al PD e a “Galimberti sindaco”. Ho organizzato un solo evento pubblico personale (assieme a Civati, Alfieri e Galimberti). La gente che ha desiderato votarmi lo ha fatto, ben sapendo chi sono, in quale partito milito e quale sindaco sostenevo.
Ulteriore disagio è sorto in seguito alla “bufala” mediatica sul presunto “tavolo” tra la sottoscritta, Mirabelli, Fontana e Orrigoni : in quella occasione il PD cittadino ha offerto come risposta solo il silenzio. Scelta, tattica, strategia che un partito certo non riserverebbe a due suoi componenti se ne riconoscesse disponibilità, cura, onestà e competenza.
Per queste ragioni preferisco lasciare a persone che godono della fiducia dei dirigenti cittadini del PD e dell’Amministrazione in carica l’incarico di lavorare nelle commissioni.
Cordialmente
Luisa Oprandi
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