Legambiente scrive all’AGESP

In una missiva indirizzata al direttore dell'AGESP, le possibili soluzioni all'abbandono dei rifiuti profilate dall'associazione ambientalista bustocca

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore di AGESP S.p.A,

come certo vi sarà noto, ogni mese di settembre Legambiente organizza a livello locale e nazionale "Puliamo il Mondo", l’ormai benemerita iniziativa di volontariato ambientale mirata alla pulizia di strade, boschi, spiagge e quant’altro dai rifiuti che incivilmente vi vengono abbandonati. Anche il Circolo Legambiente di Busto Arsizio ha sempre svolto la sua parte con dedizione. La particolare natura di territorio quasi totalmente urbanizzato propria del nostro Comune ha fatto sì che i nostri interventi si siano sempre e comunque svolti nell’immediata prossimità di zone residenziali.

Ciò che ogni anno troviamo, invariabilmente, accatastato ai lati di una strada, seminascosto tra i rovi, sepolto sotto l’humus, è difficile da descrivere. Pare che molti cittadini, del tutto privi non solo di ogni senso civico, ma anche di intelligenza pratica, preferiscano liberarsi di materassi, vecchi elettrodomestici, resti di lavori edilizi e altro ciarpame facendo sforzi immani per trascinare questi oggetti in vie di periferia o zone a vario titolo riservate a verde (pubblico o privato non importa), quando invece, in modo molto più comodo, basterebbe loro trasportare tutto al deposito di via Canale, un’istituzione la cui utilità cresce di anno in anno. Forse ciò si deve anche ad una ancora carente informazione in materia (molti temono di dover pagare per depositare i rifiuti speciali o ingombranti), ma non si può certo accusare l’AGESP di non avere svolto i suoi compiti informativi.

Ciò che l’AGESP concretamente può fare per smuovere le acque (pardon, i rifiuti) è organizzare periodiche campagne di pulizia straordinaria nelle vie periferiche più frequentate dagli imbecilli di turno: parliamo per esempio di via Baraggioli, via per Bienate, via Ca’ Bianca, certi tratti dello stesso viale Boccaccio. Le strade interessate sono senza dubbio più di quelle che elenchiamo per diretta (e talora reiterata) conoscenza. In generale abbiamo notato che, dopo aver ripulito coscienziosamente in un certo luogo, in capo a sei mesi il panorama tornava quello precedente il nostro intervento.

Noi siamo volontari, nulla più che volontari che una volta all’anno, per tre ore, ramazzano e raccolgono le immonde sozzure abbandonate da altri; voi, viceversa, avete i mezzi e la responsabilità per occuparvi più a fondo di un problema che va al di là dell’aspetto puramente pratico ma interessa la civiltà della cittadinanza.

Vi chiediamo pertanto di intervenire con campagne di pulizia a scadenze prefissate nelle vie che vi indicheremo sulla scorta delle segnalazioni dei cittadini; semmai, come attività accessoria, potreste inviare nelle case dei bustocchi un pieghevole che spieghi per filo e per segno le attività del centro multiraccolta di via Canale, in modo da dissipare ogni incertezza.

Confidando nella vostra volontà e capacità di far fronte a questa e ad altre situazioni, porgiamo i nostri più distinti saluti.

Legambiente Busto Arsizio

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Gennaio 2001
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