Il centro sinistra ha fatto per Varese molto più degli altri governi
Daniele Marantelli scelto dal Ministro Fassino per il gruppo di coordinamento elettorale nel Centro Nord. Confronto e dialogo la carta vincente per scardinare la dipendenza ideologica del territorio
La campagna elettorale del centro sinistra porterà la firma anche di un varesino. Daniele Marantelli è stato infatti voluto dal ministro della Giustizia Piero Fassino per il suo entourage. Marantelli avrà il difficile compito di risvegliare l’interesse e la simpatia per il centro sinistra in un territorio che si è espresso più volte per il centro destra e la Lega. "Innanzitutto dovremo risvegliare dal torpore i nostri dirigenti, i nostri militanti, il nostro elettorato – spiega il segretario provinciale dei DS – Dobbiamo far capire che si può competere alla pari, che abbiamo indiscutibili mezzi e qualità da opporre ." E Marantelli esordisce nel suo nuovo ruolo di alfiere del centro sinistra al Nord elencando le cose che in questi ultimi 4 anni il governo ha fatto, per esempio, per Varese: dai 5000 miliardi stanziati per la mobilità su strada e rotaia per Malpensa, al riconoscimento dell’autonomia dell’Università dell’Insubria, ai 206 miliardi destinati a ricostruire l’ospedale di Varese (il maggior investimento pubblico degli ultimi 40’anni per la città), alle centinaia di miliardi erogati per il risanamento di laghi e fiumi della provincia, al contributo dei Beni Culturali per la realizzazione di Villa Panza, all’ultima notizia del finanziamento per realizzare la nuova struttura carceraria in sostituzione dei Migni. Senza dimenticare, poi, la costituzione del polo aeronautico, strategico per il nostro territorio, la sperimentazione avviata con Univa del progetto di sostegno alle imprese per l’export. Una serie di risultati positivi a cui si deve dare il giusto valore :"Noi non siamo abituati agli slogan semplicistici e propagandistici – prosegue Marantelli – Noi siamo per il contatto diretto con la gente, per il dialogo e lo scambio di idee. Per esempio, non capisco come si sia potuto dare tanto spazio all’annuncio del presidente Formigoni relativo alle nuove caserme dei carabinieri. La decisione di istituirle non dipende da lui, ma dal ministero. Non si tratta della polizia regionale, ma dell’Arma dei Carabinieri. Eppure non c’è stato uno che abbia sottolineato lo sforzo deciso a Roma." Quindi recuperare credibilità con i fatti e il dialogo, per incrinare la dipendenza ideologica che si è creata sul nostro territorio, è l’obiettivo primario di Marantelli. Un’impresa ardua ma che il segretario dei DS è sicuro di poter realizzare |
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