Comitato contro le antenne incontra l’Amministrazione

Un unico sito esterno alla zona residenziale e una distanza di almeno trecento metri dalle case: queste le richieste per tutelare i cittadini dalle esposizioni ai campi elettromagnetici delle stazioni radio

Riceviamo e pubblichiamo
Al fine di proteggere i cittadini non solo da agenti che sono già noti per essere pericolosi, ma anche da quelli, oggi dubbi, che potrebbero in futuro rivelarsi esserlo,

  • poiché sul territorio sestese sono già presenti due stazioni radio base per telefonia mobile collocati a breve distanza da scuole elementari e medie ed una terza è stata collocata provvisoriamente per prove tecniche e per le verifiche ambientali,
  • che tutti gli impianti, sia quelli già operanti che quelli di prossima installazione, vengano localizzati in un unico sito esterno alle zone residenziali e distante non meno di 300 mt da eventuali edifici civili
  • il recepimento del principio precauzionale suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e della risoluzione del Congresso di Salisburgo del giugno 2000, fissando obiettivi di intensità di campo elettrico inferiori ai limiti massimi consentiti dalla vigente legislazione italiana.
  • si è costituito un "Comitato per la protezione dalle esposizioni ai campi elettromagnetici" per chiedere all’Amministrazione Comunale di Sesto Calende:

    Il Parlamento ha approvato il 14 febbraio u.s. la Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ed all’art. 8 (Competenze delle regioni, delle province e dei comuni), al Comma 6. si legge: "i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici".

    In forza di tale disposizione, è nei poteri dell’Amministrazione di intervenire come richiesto dal Comitato Sestese.

    Il limite massimo di esposizione alle radiofrequenze adottato dall’Italia è pari a 6 volt al metro (V/m), mentre la distanza minima degli impianti da edifici civili suggerita dall’ASL è di 200 mt. Tuttavia altri paesi, ed anche alcuni Comuni italiani, hanno adottato provvedimenti più cautelativi per la salute pubblica, senza perciò impedire il corretto funzionamento delle apparecchiature.

    Per citarne alcuni esempi:

    • in Svizzera, nel luglio 2000, secondo il principio precauzionale suggerito dall’Oms, è entrata in vigore la nuova Ordinanza Federale sui campi elettromagnetici che stabilisce limiti di potenza molto cautelativi per la popolazione: 4 V/m e raccomanda il perseguimento di obiettivi di qualità che abbassino ulteriormente tale limite
    • in Belgio e in Russia sono vigenti limiti ancora inferiori: 3 V/m
    • il Congresso Internazionale di Salisburgo, del giugno 2000, ha posto come obiettivo di qualità la soglia di 0,6 V/m
    • il T.A.R. Toscana, 28 luglio 1999, conferma l’esecutività dell’ordinanza del Sindaco di Monsummano Terme, del 5 maggio 1999, con cui si dispone che gli impianti fissi per la radiodiffusione e le installazioni per la telefonia mobile non possono essere ubicate a meno di 300 mt. da insediamenti residenziali, scolastici, sanitari, commerciali e comunque ove sia prevista la presenza di esseri umani per periodi superiori a 4 ore giornaliere.
    • Il Consiglio Comunale di Venezia, il 22/11/99, ha adottato l’obiettivo di qualità pari a 0,5 V/m

    Fino ad ora a Sesto Calende le localizzazioni per le installazioni delle stazioni radio base sono state individuate dai gestori di telefonia mobile dopo ricerche svolte direttamente, e non sono state oggetto di valutazione da parte dell’Amministrazione Comunale.

    Ora, anche in forza della legge appena approvata, l’Amministrazione sta provvedendo ad una variante del Piano Regolatore Generale di Sesto Calende sul tema "Telecomunicazioni", ed è in itinere la redazione/approvazione di un "Regolamento Antenne".

    Per questa ragione, alcuni rappresentanti del Comitato, il 14 marzo u.s., hanno incontrato il Sindaco presentandogli le richieste sopra specificate, in modo che siano percepite nella variante al Piano e nel regolamento in corso di approvazione.

    Il Sindaco ha rassicurato i rappresentanti del Comitato circa la disponibilità dell’Amministrazione ad adottare provvedimenti che vadano nella direzione della maggior tutela dei cittadini e, in merito all’impianto collocato provvisoriamente, che è in corso la stesura di un’ordinanza di smantellamento poiché sono scaduti i termini per le prove tecniche autorizzate.

    Il Comitato auspica che l’Amministrazione Comunale si faccia carico della preoccupazione dei cittadini, espressa in modo evidente da una raccolta di alcune centinaia di firme, ed adotti provvedimenti cautelativi adeguati.

    Comitato Sestese 
    per la protezione dalle esposizioni 
    ai campi elettromagnetici

    Redazione VareseNews
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    Pubblicato il 19 Marzo 2001
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