Futuro del Polo Fieristico, se ne discute al quartiere di Sant’Anna

Sono intervenuti, per informare la popolazione del quartiere, i rappresentanti della Camera di Commercio, assenti alla serata, il Sindaco e i consiglieri comunali

"Peccato che l’interlocutore principale, questa sera è assente" conclude, così, il moderatore dell’incontro dal titolo "polo Fieristico e futuro del quartiere" avvenuto ieri sera al centro parrocchiale S.Anna. Presenti Angelo Belloli, Presidente della Camera di Commercio e Mauro Temperelli, Segretario generale della Camera di Commercio e grande assente il sindaco Gianfranco Tosi, che ha preferito, forse, defilarsi di fronte ad un incontro che si presentava, fin dall’inizio, difficile. Infatti, se il futuro attuativo del Polo fieristico è ormai prossimo – l’apertura è prevista per gennaio 2002, mentre il termine dei lavori e i collaudi per settembre e ottobre prossimi – sono ancora da chiarire i problemi viabilistici, legati all’entrata del Polo Fieristico e di cui, appunto, avrebbe dovuto rispondere il primo cittadino.

Ciò che paventano, maggiormente, gli abitanti del quartiere sarà, infatti, l’aumento sproporzionato di traffico e inquinamento acustico e atmosferico causato dal flusso di visitatori al Centro, dato che l’ingresso viabilistico prevede l’allargamento – diciotto metri – all’uscita dell’autostrada della via per Cassano, per poi restringersi ad imbuto, proprio all’imbocco della via che condurrà all’ingresso del Polo Fieristico, causando, con buona probabilità, serpentine di auto in coda e ingorghi senza fine.

Oltre a ciò, bisogna anche considerare che a breve dovrebbero cominciare i lavori, per terminare il tormentone infinito dei Cinque Ponti, e i disagi, per il quartiere, a causa dell’interruzione di molte vie, aumenteranno ancor più. 
"Ma i disagi sono da metter in conto – risponde il Presidente Angelo Belloli, pur non essendo parte in causa per i lavori intorno al Centro – se si vogliono cogliere le opportunità che offrirà Malpensa 2000, per far crescere il territorio, altrimenti dobbiamo avere il coraggio di tornare indietro e far rinascere i dinosauri. Questo non significa uno sviluppo indiscriminato, ma accettare una nuova realtà economica e culturale e stabilire regole e paletti per viverla al meglio".

E per quanto riguarda il futuro Centro Fieristico il Presidente della Camera di Commercio ne sottolinea l’importanza economica e la valenza legata alla provincia di Varese "pochi sanno, infatti – continua – che questo è il secondo distretto dell’occhialeria, il primo è Belluno, e sono aziende che hanno bisogno di sostegno nel loro territorio e che fino ad oggi sono vissute nell’ombra di altri; cosi come il settore orafo che negli anni scorsi ha presentato fiere espositive a Montecarlo e che, oggi, è intenzionato a sfruttare il Centro Polifunzionale che sorgerà".

Un centro che in futuro potrà diventare anche un indotto di occupazione per la città, e per il quartiere più esposto, con la realizzazione di attività commerciali – ristoranti, sale di ritrovo, alberghi, cinema, teatri – che ruoteranno intorno all’attività fieristica. "Il 27 marzo, a Villa Ponti, a Varese – conclude Angelo Belloli – la Camera di Commercio organizzerà un seminario per discutere e scegliere la futura attività gestionale. Siamo disponibili ad accettare l’ingresso di enti pubblici nell’attività gestionale che dovrà essere in linea con le esigenze del territorio e proporre una crescita qualitativa.La Camera di Commercio apre, quindi, le porte ai comuni del territorio, ma non a uno solo, per poter realizzare , pur rimanendo maggioranza, ampiamente gli obiettivi qualitativi di tutto il territorio".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2001
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