Sono bastate due serate, nemmeno tanto lunghe e combattute per chiudere l’approvazione del bilancio preventivo. Le novità sono poche e solo sul versante entrate. Dopo le polemiche intorno agli introiti derivati dalla vendita dell’Aspem, per la prima volta si applicherà l’addizionale irpef con il voto favorevole di Lega, Forza Italia, Cdu e Lista Montoli. A poco è servito lo strappo di Motta. "È una scelta di campo quella che faremo votando questa delibera. Non si applica l’imposta per qualche progetto, ma per coprire le spese correnti, per una necessità dello Stato, del Comune contro i vantaggi dei cittadini. I nostri amministratori non sono capaci di risparmiare nemmeno il 3%". Motta a fine seduta si è poi infuriato perché gli sono stati respinti tutti i 500 emendamenti. "Voglio una risposta scritta e motivata", ha tuonato il consigliere leghista. Gli ha risposto con la solita calma Binelli. "Voteremo a favore dell’applicazione dell’addizionale Irpef malgrado le difficoltà. Lo facciamo per senso di responsabilità. Si tenga comunque conto che la scelta è sempre legata alle volontà dello Stato che ha scaricato sui comuni competenze senza prevedere le risorse necessarie". Sull’addizionale si è astenuto Navarro (Ccd) e ha votato contro Federiconi (An).
Qualche piccolo sussulto lo ha fornito sempre Binelli quando ha presentato un emendamento in cui si fa cenno ai rapporti tra Università e amministrazione. "Nel bilancio, tramontata l’ipotesi di cedere l’ex caserma Garibaldi, sono stati previsti sette miliardi per favorire l’insediamento degli studenti. sappiamo che l’amministrazione sta trattando la cessione in uso della Villa Toeplitz. Questa andrà poi scalata dall’impegno complessivo verso l’Università". Questo intervento ha fatto saltare sulla sedie Sandro Azzali. "In nessun luogo si è mai parlato di questa cosa. Da notare che noi nel merito non siamo contrari ma allora perché continuare a fare le cose così? Perché tener nascoste le cose. È una cosa vergognosa, un insulto alla democrazia. Non possiamo continuare ad assistere a queste cose". Il dibattito è andato avanti con emendamenti e ordini del giorno al bilancio. Il più delicato è stato presentato dal consigliere Navarro il quale ha chiesto interventi concreti a favore della famiglia e in particolare della natività con un asegno di mezzo milione per ogni nato. Un impegno che sulla base delle nascite del 2000 avrebbe comportato una spesa di circa 350 milioni da sottrarre ai settori della cultura e tempo libero. Emendamento che avrebbe falciato gran parte delle iniziative e che non è passato perché votato solo da Ccd, Cdu e Forza Italia. Si è così arrivati alle dichiarazione di voto con Scardeoni, Azzali e Navarro che hanno espresso i loro voti contrari. Per Azzali questo è un "bilancio puramente virtuale e propagandistico la cui mediazione politica è costata cara perché non c’è più alcuna identità". Navarro ha detto che il bilancio è un bel libro, ma è anche una cambiale da firmare in bianco, operazione che lui non apprezza proprio, perciò ha votato contro. E così con uno scarso entusiasmo alla una si è arrivati al voto con l’approvazione. Il Presidente del consiglio in ottima forma si è poi prodigato in complimenti a tutti i dipendenti e funzionari che hanno lavorato per la buona riuscita del bilancio e in modo particolare alla dottoressa Rita Furigo che proprio ieri sera festeggiava il suo compleanno. Auguri anche da parte nostra.
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