Bisogna rilanciare globalmente la provincia di Varese
Incontro con Fabrizio Taricco, candidato dall'Ulivo per il maggioritario nel collegio di Tradate
48 anni, Sindaco di Carnago dal ‘99 dopo un’esperienza decennale come capogruppo di minoranza in consiglio comunale: si presenta come candidato per l’Ulivo per Rutelli. Da sempre è attivamente presente sul territorio che vuole rappresentare in Parlamento. Si occupa di consulenza di direzione per imprese, enti, associazioni di categoria. É membro del comitato dei sindaci contro il secondo termodistruttore della provincia di Varese e fa parte del coordinamento dei sindaci dell’area Malpensa.
Su quali aspetti basa la sua campagna?
Quali gli interventi sul territorio del collegio di Tradate?
Il problema delle rotte di Malpensa?
Sul problema sempre più pressante della microcriminalità, cosa suggerisce?
Come recuperare quella parte di elettorato deluso che sceglie di non votare?
Come?
Nel collegio di Tradate parte molto svantaggiato…
E’ vero,ritengo comunque che in ogni caso si debbano giocare tutte le partite anche quelle in cui si è sfavoriti. So che è un collegio difficile, ma farò di tutto per vinceQuest’industria è praticamente inesistente: la capacità ricettiva alberghiera nostra è assai ridotta, così come il numero di centri congressi. Fino ad ora abbiamo avuto scarsa capacità di sviluppare quelle attività del terziario che in altre regioni o in altre province vicino a noi, trovano condizioni migliori per nascere ed affermarsi.Innanzitutto è necessario mandare dei messaggi semplici, chiari, ma anche veritieri: bisogna soprattutto dire le cose che si possono fare in concreto. I programmi debbano essere credibili: ad esempio tra le cose da fare per la nostra provincia ritengo che Varese debba puntare a rilanciare l’industria del turismo e dei serviziPer un amministratore penso sia importante dare una giusta dimensione a tutti i problemi: la microcriminalità è uno di questi. Tuttavia dobbiamo evitare di creare degli inutili allarmismi e ingigantire i pericoli. Come amministratore sto cercando di attivare con i comuni limitrofi, anche di orientamento politico diverso, un servizio convenzionato per poter utilizzare i nostri vigili in controlli anche serali, in maniera tale da essere da supporto alle forze di polizia e ai carabinieri nell’azione di prevenzione e controllo del territorio. E’ tutta questione di buon senso: bisogna cercare di intervenire senza creare dell’allarmismo,come purtroppo certe forze politiche tendono a fare.É un altro aspetto importantissimo: Malpensa c’è e non si può pensare che debba chiudere. Occorre avere il coraggio di affrontare lo sviluppo di Malpensa tenendo presente le esigenze del territorio. In questi ultimi mesi si discute molto dell’inquinamento acustico, ma non si sa ancora nulla dell’inquinamento atmosferico: nel momento in cui usciranno i primi dati, questo sarà l’aspetto più preoccupante. L’impegno è di sviluppare politiche più attente all’ambiente e alla salute della gente. Mi rendo conto che è difficile perchè ci scontriamo con lobby economiche molto forti e potenti, ma anche qui dico: i nostri parlamentari dove sono stati in questi anni? L’unico impegnato sul campo è sempre stato Tosolini.Penso che uno degli aspetti fondamentali sia il problema ambientale: come sindaco di Carnago ho sostenuto i comitati contro l’inceneritore di Caronno Corbellaro : tuttavia non basta dire no all’inceneritore per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, bisogna avviare una politica che affronti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in modo organico, tenendo presente le esigenze della popolazione e le esigenze del territorio: aumentare il sistema di raccolta differenziata, potenziare gli impianti di compostaggioCredo che la provincia di Varese abbia bisogno di un progetto globale di rilancio. Analizziamo infatti una notizia di questi giorni: un’importante azienda come la Malerba passa di proprietà. Vuol dire che un’altra azienda storica di Varese non ha più una proprietà varesina; così come tante altre piccole aziende hanno perso la loro identità locale. Partendo da questo esempio penso che la provincia abbia bisogno di un progetto globale di rilancio che coinvolga tutte le forze economiche, sociali culturali. Fino ad adesso si sono fatti degli interventi a spot, senza prendere in considerazione i reali bisogni della provincia nella sua globalità. Senza voler essere critici ; quello che secondo me non sono riusciti a fare i parlamentari uscenti, pur facendo parte della stessa forza politica, è stato di sviluppare un’iniziativa comune nel sostenere le esigenze di Varese. I parlamentari che saranno eletti dovranno fare questo sforzo, anche se faranno parte di forze politiche diverse.
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