La delusione non vi induca al qualunquismo

La Presidenza provinciale delle ACLI varesine lanciano un appello al voto a tutti i propri iscritti e simpatizzanti

Riceviamo e pubblichiamo

La Presidenza provinciale delle ACLI varesine, con l’approssimarsi della scadenza elettorale del 13 maggio, si rivolge agli aclisti ed ai cittadini che in qualche modo si riconoscono in esse o comunque pongono attenzione all’impegno sociale e civile che esse promuovono sviluppando le tre fedeltà : al lavoro alla democrazia e al Vangelo, che da sempre rappresentano il riferimento progettuale e critico della loro azione.

Dapprima un’ esortazione

La difficoltà del discernimento, i dubbi o le eventuali delusioni di fronte agli scenari che si prospettano, non devono tradursi in disimpegno, in un atteggiamento di autosufficienza o di qualunquismo.

La partecipazione alla vita democratica non si esaurisce nel voto, ma non può snobbare l’importanza di questo strumento.

Il non voto rappresenta già una prima sconfitta dei più deboli, convalida quella logica dell’esclusione che si allargherà ad altri ambiti, ad altri diritti, coinvolgendo nuovi soggetti.

Entrando nel merito del confronto elettorale, la Presidenza provinciale delle ACLI, sottolinea il non diretto coinvolgimento dell’Associazione nella campagna elettorale, non avendo ruolo di rappresentanza politica ne ruoli palesi o occulti di collateralismo o di cinghia di trasmissione a favore di alcun partito.

Al contempo, in coerenza con le indicazioni anche politiche che guidano le scelte sociali che cerca di attuare , invita a valutare persone e programmi alla luce di alcuni criteri irrinunciabili.

LE PERSONE

conta il loro radicamento sul territorio, la credibilità, l’onestà, la competenza e la coerenza tra comportamenti nella vita privata e nella vita pubblica, non solo a parole ma nei fatti.

I CONTENUTI

L’economia,

La

L’immigrazione e le politiche per l’integrazione

Il federalismo e la sussidiarietà

 :

le nostre parole chiave sono : federalismo solidale e fondamento costituzionale alla sussidiarietà, intesa non come esautorazione o estromissione dello Stato e delle Istituzioni, ma come valorizzazione a pieno titolo delle presenze attive nei vari segmenti sociali a partire dalle realtà locali.

famiglia e le politiche sociali, conta la famiglia, perno della rete relazionale nelle sue diverse e più intime espressioni, soggetto delle politiche sociali, inserita in un consolidamento del welfare municipale e comunitario., conta l’immigrato, anche per lui il lavoro deve comportare il diritto di cittadinanza e conseguentemente guidare i criteri per l’accoglienza , l’integrazione e la sicurezza. il lavoro e il sistema formativo, conta il lavoratore, perciò occorre perseguire una flessibilità sostenibile, un lavoro per tutti, garantire una formazione che trasmetta professionalità ma anche cultura, contrastare l’esclusione sociale e lavorativa, far emergere il lavoro nero. : : : VOTIAMO, VOTIAMO, VOTIAMO.

Se il nostro fare associazione, formazione, offerta di servizi, interpretano quotidianamente questi contenuti sul lavoro, sulla scuola, sulla famiglia, sull’immigrazione, sul federalismo, non è difficile individuare nella coalizione dell’Ulivo quella che ha maggiori punti di assonanza, nonostante le difficoltà che l’ attraversano. Una assonanza che la Presidenza provinciale delle ACLI invita a condividere anche con il voto, tenendo aperti dei varchi all’interno dei quali operare una doverosa e responsabile azione a volte di stimolo, a volte critica e non solo di piatto ed acritico sostegno. Questo atteggiamento di scelta e insieme di vigilanza è rafforzato dalla consapevolezza che dal 1996 ad oggi l’Ulivo non è più lo stesso. La caduta del governo Prodi, le modalità di quella sconfitta progettuale oltre che politica pesano ancora. E’ comunque innegabile che, accanto a passaggi negativi e ad operazioni non condivise, in questi cinque anni i governi dell’Ulivo hanno raggiunto obiettivi inimmaginabili prima e per diverso tempo oggetto di denigrazione da parte della opposizione, quali l’ingresso in Europa, l’avvio del risanamento del bilancio dello Stato, la riforma del fisco e della pubblica amministrazione, la ripresa dell’economia e dell’occupazione, le riforme sociali in materia previdenziale e sanitaria, l’aiuto alle famiglie. Tutto questo senza smantellare lo stato sociale.

La Presidenza provinciale delle ACLI varesine, ritenendo importante il proseguimento del percorso avviato, auspica che il prossimo governo sia nelle condizioni di poter operare e dare risposte ancor più coraggiose ed adeguate in materia di lavoro, scuola, famiglia, giustizia, previdenza e sanità. Questi beni, sono fondativi per la nostra convivenza, su di essi si misura la qualità della vita di un Paese e non possono essere oggetto di scambio come una qualsiasi merce.  Ad essi ogni cittadino deve poter accedere a pieno titolo, in quanto cittadino e non come consumatore in proporzione alla sua capacità di spesa. Questo è il governo che gli aclisti varesini vogliono.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 19 Aprile 2001
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.