La materna Rodari userà le aule della scuola Verga
Le troppe richieste non riescono a essere soddisfatte dalla struttura: l’amministrazione ha già dato il via libera a utilizzare le aule non utilizzate in via Oslavia
La scuola materna ha lunghe liste d’attesa e i posti non bastano a soddisfare tutte le esigenze dei cittadini. Nell’ultimo consiglio comunale, i democratici di sinistra hanno presentato un’interpellanza dove si chiedeva all’amministrazione cosa avesse intenzione di fare in proposito; nel documento inoltre i DS proponevano di usare, nel caso della chiusura delle iscrizioni alle classi prime alla scuola Verga, le aule liberatisi nella struttura.
Domenico Giudice, capogruppo dei democratici di sinistra: "Questa interrogazione mi è stata sollecitata da parecchi genitori che volevano iscrivere i bambini alla scuola materna statale e che non hanno potuto farlo per il numero chiuso. I genitori mi hanno garantito che l’amministrazione aveva promesso l’ampliamento della scuola". "Noto che c’è sempre una certa vena polemica nelle interrogazioni del consigliere Giudice", ha risposto l’assessore alla pubblica istruzione Stefano Candiani: "Con l’ufficio tecnico ci sono già degli impegni presi per la progettazione e l’ampliamento della scuola materna delle Ceppine. D’altro canto, ben prima che si scrivesse questa interrogazione io ho mandato una lettera al dirigente dell’istituto comprensivo invitandolo a considerare la disponibilità degli spazi attualmente liberi in Via Oslavia per potervi distaccare una sezione della scuola materna". Insomma, negli ultimi anni il calo delle iscrizioni alla scuola Verga ha reso disponibili alcune aule che possono essere tranquillamente assegnate alla scuola materna: "Esiste d’altra parte" conclude Candiani "una posizione ben chiara da parte dell’amministrazione comunale che è disponibile a mettere a disposizione della scuola le attuali strutture di via Oslavia, per quanto già libere perchè, ripeto, la scuola elementare di via Oslavia, piuttosto che l’asilo nido, offrono abbondanti spazi, ben oltre quelli utilizzati attualmente". Alla domanda se sia previsto l’ampliamento nel piano triennale delle opere pubbliche, l’assessore ha risposto che il progetto è più che altro un impegno morale e che "un impegno morale non è un impegno a bilancio". |
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