Centinaia i no alla Gasparotto-Borri. Zagatto: «faremo la bretella»

Gremita la sala dei frati cappuccini che nella serata ha ospitato un'assemblea pubblica sul discusso tratto stradale. Manca ancora il progetto, ma sono fioccate le prime lettere che avvisano gli espropri

Erano presenti più di cento persone, molte delle quali rimaste in piedi, all’assemblea pubblica in programma nella serata di oggi, mercoledì 20 marzo, alla sala dei frati cappuccini di Viale Borri. L’argomento – bretella Borri-Gasparotto – ha infiammato gli animi dei partecipanti all’assemblea. Presenti all’assemblea il presidente della sesta circoscrizione, la signora Ferrè, oltre all’assessore ai lavori pubblici del comune di Varese Zagatto e al responsabile dei lavori pubblici del comune, l’ingegner Colombo. Diversi gli interventi da parte dei cittadini, a partire da Giulio Garti, portavoce del comitato "circolo 2000" contrario alla bretella, il quale  per primo ha posto numerose domande allo stesso assessore. Perché costruire una bretella con gli enormi problemi ambientali che un aumento di traffico comporta proprio in un periodo dove lo smog è un’emergenza? Quanto è costato il progetto? E ancora, a chi gioverà quest’opera a fronte della possibile costruzione di un centro commerciale nell’area Malerba?
Sia l’assessore che il tecnico del comune si sono alternati nelle risposte, fortemente criticate dal pubblico.
«Non esiste in questo momento un "progetto" di bretella Borri-Gasparotto, benché per l’amministrazione comunale questa opera rappresenti un obiettivo importante – ha risposto Zagatto. Si tratta di uno studio, di un progetto di fattibilità. A dimostrazione di quanto ho affermato, a breve verranno esaminate dall’amministrazione le proposte di alcuni studi tecnici per scegliere quello cui affidare la progettazione definitiva dell’opera». Dato, questo, confermato anche dall’ingegner Colombo che si è soffermato sugli aspetti tecnici dell’opera, un tratto stradale di circa un chilometro e dal costo complessivo di circa 6 milioni di euro. «Si tratta tuttavia ancora di uno studio di fattibilità – ha confermato Colombo – che è costato circa 40 milioni di lire. I punti critici di quello che per ora è ancora un progetto, sono rappresentati dagli innesti della bretella proprio in viale Borri e via Gasparotto».

Sfatate le ipotesi che il tratto stradale sia ad uso e consumo di un centro commerciale nell’area Malerba, per il quale – sempre secondo Colombo – ci sarebbero solo «progetti di massima», è stato risolto il rebus delle "lettere di esproprio" ricevute e segnalate da numerosi cittadini. Si tratta, secondo i tecnici del comune, di semplici avvisi che il comune ha inviato ai cittadini proprietari dei fondi lungo il tracciato, per comunicare l’avvio di un procedimento su quell’area.

Numerosi gli altri interventi dei cittadini: più verde pubblico nell’area in questione al posto di altro cemento, innesto dell’opera con viale Belforte, scelta di bretelle alternative rispetto alla Borri-Gasparotto. Una serata dove la voce dei no si è fatta sentire forte ma dove altrettanto decisa è stata la posizione dell’amministrazione. «Siamo intenzionati – ha concluso Zagatto – a compiere il collegamento Gasparotto-Borri».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Marzo 2002
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