Via le barriere per una società senza esclusi
Alla Camera dei Deputati un'affollatissima conferenza dedicata ai disabili e alle nuove tecnologie
«Gli Stati dovrebbero riconoscere la prominente importanza dell’accessibilità nel processo di creazione di uguali opportunità in tutti i campi della vita sociale. Per le persone disabili gli Stati dovrebbero sia attivare programmi per rendere accessibile l’ambiente fisico sia prendere le misure necessarie per fornire accesso alle informazioni e al mondo della comunicazione…»
Comincia così il libro bianco, un dossier di novanta pagine della “Commissione interministeriale sullo sviluppo e l’impiego delle tecnologie dell’informazione per le categorie deboli”, contenente un progetto per l’inserimento dei disabili nella società sia attraverso un disegno di legge sia attraverso alcune iniziative concrete. Il libro bianco altro non è che uno dei tanti tasselli che compongono le iniziative in programma per il 2003, anno dedicato proprio al disabile.
Su questo tema, mercoledì 5 marzo a Roma presso la Camera dei Deputati, è stata organizzata una conferenza dal titolo “Tecnologie e disabili: una società senza esclusi”, iniziativa di Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie.
Tanti i nomi presenti all’incontro: dal Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, a Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, passando attraverso gli interventi di Girolamo Sirchia, Ministro della Sanità, Roberto Maroni, Ministro del Lavoro e Rocco Buttiglione per le Politiche comunitarie.
Obiettivo comune, come è stato spiegato nel corso della conferenza, è «l’uso e la diffusione delle tecnologie dell’informazione per ridurre ed abbattere le barriere all’integrazione sociale delle categorie svantaggiate», perché i disabili nella sola Europa sono circa 37 milioni e nel nostro paese quasi 3 milioni.
Come spiegato durante la conferenza, molteplici sono i piani di lavoro si passa da un livello più culturale, volto a creare una formazione e un’informazione sui disabili, a uno più normativo per creare un codice di comportamento favorevole al disabile.
Fondamentale però è la concretezza che si basa su iniziative reali quale il concorso “Forum P.A. APERTA 2003“, promosso dai Ministeri del Lavoro e della Salute, oltre che dall’Asphi.
L’iniziativa promuoverà nel mese di maggio tutti coloro che si saranno distinti nella realizzazione di strutture per favorire l’accessibilità dei servizi e delle informazioni delle pubbliche amministrazioni ai cittadini con disabilità ed in generale a tutte le fasce deboli.
Testimonial d’eccezione durante la conferenza Davide Cervellin, quarantacinquenne cieco dall’infanzia, e Paolo Berro, ventiseienne paralizzato dal collo in giù a causa di un incidente stradale. Il primo ha saputo creare il sistema informatico dell’Unione Italiana Ciechi automatizzandone la gestione e creando così le condizioni per cui anche i ciechi possano lavorare in qualsiasi impiego.
Il secondo invece è web designer di Italia On Line, ma anche consulente di numerose aziende per progetti di studio e sperimentazione di apparati e tecniche di comunicazione destinati ai disabili. Tra i tanti lavori ha reso accessibile ai disabili il sito di Wind.
Due esperienze uniche a testimoniare che è possibile creare una società senza esclusi.
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