Il cinema di Tradate in crisi. Solo le associazioni lo salveranno

Dopo l'esperienza del cinema Manzoni di Busto Arsizio, dal Comune fanno sapere che Filmstudio '90 ha presentato un progetto per salvare il "Paolo Grassi" dalla chiusura

Il cinema Paolo Grassi di Tradate potrebbe essere salvato grazie a Filmstudio ’90. Esattamente come avvenuto per il Manzoni di Busto Arsizio, rimasto aperto lo scorso settembre grazie all’aiuto di decine di volontari. L’amministrazione comunale ha infatti fatto sapere che sta valutando un progetto della nota associazione varesina: «È stata avanzata una proposta interessante da parte di questa associazione di Varese – spiega il sindaco, Stefano Candiani -. Si tratta di una realtà ampiamente qualificata, qualificante e consolidata sul territorio. Quindi, stiamo seriamente valutando la proposta ed è nostra intenzione contattare presto i responsabili». 

La crisi della sala cinematografica di Tradate era evidente da diversi anni. Con le ultime stagioni, oltre a effettuare tre chiusure serali alla settimana, non sono più stati realizzati cineforum e la scorsa estate non sono state realizzate nemmeno le classiche proiezioni all’aperto. 
A ottobre del 2003, i gestori del cinema hanno richiesto al Comune di recedere dal contratto. La paura era che il cinema chiudesse i battenti già a marzo. Ma una serie di trattative tra i vecchi gestori e il Comune hanno portato allo spostamento della data di chiusura al 30 giugno.
Comunque, le prospettive per il futuro non erano decisamente rosee. Il timore era sempre che la città potesse rimanere senza una delle due sale cinematografich
e. Oggi, invece, c’è la proposta avanzata da Filmstudio.

«È ancora prematuro dare la cosa per certa – spiega Giulio Rossini dall’associazione -, noi, come in altre occasioni, ci rendiamo disponibili a collaborare con le istituzioni, perché non si perda il grosso patrimonio di sale presente in provincia di Varese. Sale importanti dal punto di vista culturale, ma anche sotto il profilo sociale. Per ora abbiamo avanzato un progetto. Secondo noi il rilancio della sala, in una zona come il Tradatese, deve avvenire a 360 gradi, con una attenzione particolare al circuito cinematografico di qualità, ma anche offrendo un maggior legame con il territorio, con gli studenti, gli anziani e i bambini. Ognuno ha diritto a trovare lo spettacolo giusto per lui. La sala, inoltre, potrebbe diventare un fulcro per tutta l’attività culturale tradatese, proponendo anche piccoli spettacoli musicali e teatrali, cercando le sinergie possibili con tutto il mondo dell’associazionismo culturale».

L’associazione Filmstudio ’90 è molto nota nel varesotto per aver dato vita all’omonimo cineclub che punta soprattutto a una programmazione ricercata e di qualità. Inoltre, da quasi 15 anni organizza "Esterno notte", l’arena estiva che ogni anno viene realizzata a Varese e in diversi paesi della zona. 
Da tempo Filmstudio è alla ricerca di una sala cinematografica vera e propria. «Siamo già molto attivi in provincia ormai da diversi anni – prosegue Rossini -. I tentativi in passato di gestire una sala sono purtroppo sfumati. La sala tradatese oggi ha bisogno di un nuovo gestore capace di ridarle prestigio e identità». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2004
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