L’ira di Berlusconi: «Voto oscurantista»
Dopo la «sfiducia» a Buttiglione, il premier suona la carica contro l'Europarlamento: «Rozza propaganda di sinistra»
La bocciatura senza precedenti del commissario Rocco Buttiglione produce effetti e reazioni anche in Italia. Silvio Berlusconi difende il professore e bolla il responso di Bruxelles come «voto oscurantista e integralista» e parla di «rozza propaganda della sinistra». L’Udc, da Casini a Follini, fa altrettanto, mentre l’opposizione si dichiara dispiaciuta per «l’ennesima brutta figura» del nostro Paese a livello europeo.
PREMIER ALL’ATTACCO – Il voto di una commissione del Parlamento Ue contro Rocco Buttiglione è «un brutto inizio, in termini politici, per la vita dell’assemblea di Strasburgo». Per Silvio Berlusconi «è significativa – spiega il premier – anche la rozzezza propagandistica degli argomenti ad personam usati dalla delegazione parlamentare italiana, nella sua componente di sinistra». Si tratta, conclude il Cavaliere, di una decisione che «ha un sapore integralista se non oscurantista».
IL POLO COMPATTO: Lega, An, e naturalmente Udc sono tutti compatti nel fare quadrato su Buttiglione. Il presidente della Camera Pierferdinando Casini si limita a un «mi dispiace e credo che sia un voto ingiusto». Luca Volonté, capogruppo Udc alla Camera, sottolinea il «sapore integralista se non oscurantista» del voto della commissione. Anche nel Carroccio e nella destra si legge nel doppio "no" dell’Europarlamento una «matrice ideologica». Cioè a dire: si colpisce Buttiglione perché cattolico. «E’ un voto che mira ad espellere la cultura cattolica dalle fondamenta dell’Europa», fa notare il portavoce di Alleanza Nazionale, Mario Landolfi. Secondo Mario Borghezio il commissario designato alla Giustizia, Sicurezza e Libertà è «un capro espiatorio di una manovra» che sembra essere «la vendetta dei poteri forti per l’esclusione di Mario Monti».
LE OPPOSIZIONI: Sul fronte opposto, si suona tutta un’altra musica. Soddisfazione viene espressa da Marco Pannella secondo il quale la bocciatura di Buttiglione è «un inizio liberale di questa legislatura Ue» alla quale il leader storico dei radicali assicura «un coerente avvenire». «Da Emma Bonino a Mario Monti, l’Italia aveva sin qui dato un contributo ben diverso, e ora raccoglie i frutti che purtroppo ha meritato», chiosa Pannella. Per l’europarlamentare della Margherita Enrico Letta, il ruolo dell’Italia sarà azzoppato: «Mi dispiace sinceramente – osserva – è un brutto colpo per il Paese». Sulle ripercussioni a livello di immagine insiste anche la sinistra radicale. «L’audizione di Buttiglione è stata il classico buco nell’acqua, una catastrofe per l’immagine dell’Italia e per quella dello stesso Buttiglione», osserva Marco Rizzo (Pdci). «Siamo riusciti anche a farci bocciare il nostro candidato alla Commissione europea. D’altronde con uno con le idee di Buttiglione non ci sorprende», è il commento di Antonio Di Pietro, eurodeputato e leader dell’Italia dei Valori. Il gruppo dei Verdi all’Europarlamento si dicono «soddisfatti» della decisione presa e chiedono al presidente in pectore Josè Manuel Barroso di «trarre le dovute conseguenze».
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