Congresso Internazionale sul tumore alla mammella

Due giorni di studi sulle tecniche adottate dall'equipe del professor Dionigi. All'avanguardia nel mondo, i chirurghi varesini si confronteranno con collegi americani

Summit internazionale a Varese sul tumore alla mammella. Sarà proprio un incontro ad altissimo livello quello che si svolgerà venerdì 12 e sabato 13 novembre ad Induno Olona, all’hotel Porro Pirelli.
Alcuni tra i più quotati ed autorevoli docenti e ricercatori provenienti dalla Harvard University e dal Massachusetts General Hospital di Boston  si confronteranno sull’esperienza di Varese dell’equipe del professor Renzo Dionigi.

Da anni, infatti,  è in corso a Varese una importante esperienza clinica, scientifica ed umana, che ha consentito di applicare le più recenti innovazioni nel trattamento del tumore alla mammella. Tra i protagonisti, l’èquipe del professor Renzo Dionigi, ordinario di Chirurgia Generale e oggi coordinatore del Centro di Senologia di Varese.

Il Massachusetts General Hospital, uno dei più antichi e prestigiosi ospedali statunitensi, è sede dell’Avon Foundation Comprehensive Breast Evaluation Center, centro di eccellenza a livello internazionale per l’attività di diagnostica del carcinoma mammario, condotta con tecnologie del tutto innovative, e per la valutazione e la consulenza genetica delle donne ad alto rischio. In futuro è previsto un rafforzamento della collaborazione tra la Senologia di Varese e quella di Boston anche attraverso l’ospitalità reciproca di specialisti e la condivisione di protocolli scientifici oggi in fase di studio.

In Italia il carcinoma mammario è una malattia di forte rilevanza clinico-sanitaria. Si tratta, infatti, del tumore più frequente nel sesso femminile: ogni anno sono oltre 30.000 i nuovi casi e oltre 12.000 i decessi. Il tumore alla mammella colpisce nel nostro Paese circa una donna su 13. Nella provincia di Varese vi sono ogni anno 560 nuovi casi.

Prevenzione, trattamento chirurgico all’avanguardia con possibilità di ricorso al day hospital e azioni di supporto psicologico sono caratteristiche essenziali del percorso di cura proposto e praticato dall’èquipe del professor Renzo Dionigi sulle donne affette da questa patologia.

Innanzitutto prevenzione, che vuol dire diagnosi precoce dei tumori al seno con screening mammografico per le donne tra i 45 e i 69 anni. A Varese il programma di screening, di cui oggi lo stesso Dionigi è responsabile, è stato avviato dalla ASL sin dal dicembre 2000 e interessa ormai tutti i comuni della provincia, con oltre 106.000 donne coinvolte. I dati raccolti sinora indicano che il programma è in grado di identificare circa il 36.4% dei tumori maligni alla mammella in uno stadio molto precoce consentendo così di attuare interventi meno aggressivi e più efficaci, con tassi di guarigione superiori al 90%. La valutazione del reale impatto del programma di screening nel ridurre la mortalità per carcinoma mammario, invece, richiederà ancora alcuni anni di studio.

Nell’ambito dell’attività ambulatoriale, il Centro di Senologia effettua oltre 200 prestazioni settimanali tra visite di controllo in donne asintomatiche, controllo immediato delle donne in presenza di un sintomo e accoglienza di pazienti segnalate dal radiologo. Tra le azioni messe in campo, vi è anche il coinvolgimento sempre più incisivo del medico di famiglia nel percorso di cura della donna affetta da tumore alla mammella. Il suo ruolo infatti è determinante per la promozione dello screening e di controlli medici periodici.

La storia della chirurgia del tumore mammario in Italia attribuisce a Varese un ruolo pionieristico. Infatti, l’èquipe chirurgica del professor Dionigi, che già prima in Italia aveva proposto la tecnica della chirurgia radioimmunoguidata, è stata tra le prime ad applicare in Italia la procedura della "biopsia del linfonodo sentinella", oggi ampiamente diffusa anche grazie ai positivi esiti dell’esperienza varesina.

Il "linfonodo sentinella" è il primo ad essere eventualmente interessato dalla diffusione, per via linfatica, del tumore. Prima dell’intervento chirurgico, può essere "marcato" dal medico nucleare e successivamente identificato dal chirurgo con un’apposita sonda e sottoposto a biopsia attraverso una piccola incisione: se l’esito è negativo, significa che tutti i linfonodi ascellari sono liberi da metastasi e non c’è bisogno di procedere alla dissezione ascellare. Questo tipo di trattamento permette quindi di intervenire sulla donna affetta da tumore mammario in fase precoce in maniera molto meno aggressiva.

Proprio l’approccio chirurgico sempre meno invasivo è una componente di rilievo della strategia di cura del carcinoma mammario propria dell’èquipe di Dionigi, che, nell’ultimo anno, è arrivata ad offrire, in casi selezionati, l’opzione dell’intervento chirurgico in day surgery. Questo costituisce una vera rivoluzione nel campo della chirurgia oncologica, tradizionalmente temuta per la sua aggressività, e un vero conforto per la donna che si allontana il meno possibile dai propri affetti familiari e può vivere l’esperienza ospedaliera con un impatto emotivo mitigato.

Dall’inizio del 2004 sono oltre 40 gli interventi eseguiti con questa modalità, che ha riscontrato un alto livello di gradimento tra le donne curate.

Gli esiti di questa consolidata attività sono rafforzati dall’efficace collaborazione e integrazione tra più figure professionali che supportano il chirurgo: il radiologo, il patologo, il medico nucleare, l’oncologo, il radioterapista, l’anestesista, il chirurgo plastico e lo psicologo clinico. Nell’esperienza varesina, quest’ultima figura risulta sempre più rilevante, per il contributo strategico nel percorso di cura della donna affetta da carcinoma mammario.

Infatti, lo psicologo clinico accompagna la donna nella delicata fase tra diagnosi e terapia, può aiutarla ad elaborare alcune informazioni e a collaborare attivamente con il medico in merito alle decisioni terapeutiche che la riguardano. A Varese, nella Divisione di Chirurgia Prima, si svolge un colloquio di gruppo settimanale con tutte le donne operate di tumore alla mammella. Questo momento, accanto al necessario supporto psicologico offerto a tutte le pazienti, consente di individuare i casi più delicati, dove risultano necessari ulteriori incontri di approfondimento. Allo stesso tempo, è molto curata la fase dell’accoglienza grazie ad una apposita preparazione del personale medico e infermieristico che accompagnerà la donna in questo delicato percorso.

Di queste avanzate esperienze scientifiche si parlerà il 12 e 13 novembre in un qualificato contesto internazionale.

Il congresso si articola in due giornate.

Il 12 novembre, verrà presentato, con una serie di relazioni in lingua inglese, lo stato dell’arte in termini di epidemiologia, diagnosi, prognosi e terapia del carcinoma mammario. Accanto ai contributi italiani, gli autorevoli relatori di Harvard illustreranno i protocolli di screening, le più aggiornate metodiche diagnostiche e le linee guida di terapia attualmente seguite presso il Massachusetts General Hospital.

Al termine della giornata, si terrà la tavola rotonda Diagnostic pitfalls and technicals updates, in cui gli esperti italiani e americani si confronteranno sulla gestione del carcinoma mammario.

Durante la seconda giornata, medici specialisti nel settore, medici di medicina generale e infermieri professionali operanti in ambito senologico potranno seguire un corso di aggiornamento e confrontarsi con oltre 15 esperti italiani ed esteri sulle esperienze di attualità nella prevenzione primaria e secondaria e nel trattamento multidisciplinare del carcinoma mammario ovvero sulle più attuali modalità di prevenzione e diagnosi precoce e sugli aspetti più innovativi di un moderno approccio terapeutico a questa patologia.

Le relazioni saranno contenute in un volume, distribuito in sede congressuale a tutti i partecipanti.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Novembre 2004
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.