Convegno medico su “Prematurità e dintorni”
Incontro al Palace Hotel tra specialisti per parlare di una problematica che coinvolge il 10% delle gravidanze
La prematurità coinvolge circa il 10% delle gravidanze ed è responsabile di un’ampia parte di mortalità e morbilità neonatale.
È questa la premessa al convegno medico e infermieristico "Prematurità e dintorni" organizzato dalla Clinica Ostetrica Ginecologica e dall’Unità Operativa di Nido, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Filippo del Ponte di Varese.
L’evento, organizzato con il patrocinio della Società Italiana di Neonatologia, della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia e della Provincia di Varese, si svolgerà nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 novembre al Palace Hotel di Varese.
I lavori si apriranno alle 9.00 di venerdì con i saluti dei Presidenti di SIN e SIGO, del Rettore dell’Università dell’Insubria, Renzo Dionigi, del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Paolo Cherubino, e del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera varesina, Roberto Rotasperti. Al convegno interverranno relatori provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero.
Per tutta la giornata, fino alle 18.00, si susseguiranno interventi dedicati ai vari aspetti della prematurità: le nuove frontiere del parto pretermine, la formazione permanente ostetrico-neonatologica, gli aspetti di prevenzione e cura fino all’evento inaspettato del feto e del lattante.
La mattinata di sabato(dalle 9.00 alle 12.30) sarà invece totalmente occupata da una tavola rotonda concentrata sul tema del ruolo dell’infermiera in terapia intensiva neonatale.
"Se la mortalità dei neonati prematuri – spiegano il prof. Pierfrancesco Bolis, direttore della Clinica Ostetrica-Ginecologica dell’Ospedale Del Ponte e il dott. Massimo Agosti, direttore dell’U.O. di Nido, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale- si è percentualmente ridotta nel tempo, resta stabile invece la morbilità ad essa connessa. Per questo la prevenzione del parto pretermine costituisce uno dei principali obiettivi dell’ostetricia moderna". "Nonostante i progressi della ricerca epidemiologica e clinica abbiano notevolmente contribuito negli ultimi anni a chiarire i meccanismi etiopatogenetici del parto pretermine, il loro precoce riconoscimento – hanno aggiunto il dott. Agosti e il prof. Bolis – e le strategie preventive e terapeutiche rimangono tuttora un problema in larga parte irrisolto. A tutto ciò va aggiunta la necessità di offrire cure neonateli sempre più globali ed incentrate sulla qualità della vita presente e futura di questi piccolipazienti e delle loro famiglie".
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