Invasione di cimici nel Parco Pineta

La cosiddetta cimice delle conifere è ricomparsa dopo un anno di assenza, docuto probabilmente alla prolungata siccità

Dopo un anno di totale assenza dovuto quasi certamente alla prolungata siccità dell’estate 2003, la stagione 2004, sicuramente più equilibrata dal punto di vista meteorologico, ha visto la ricomparsa in buon numero di esemplari di Leptoglossus occidentalis, meglio conosciuto come cimice delle conifere.
L’insetto appartenente all’ordine degli  Eterotteri ed alla famiglia dei Coreidi, è originario del continente americano, ha una lunghezza variabile tra i 10-20 mm, colore bruno giallastro, ed è riconoscibile dalle tipiche espansioni a forma di foglia sulle zampe posteriori.

 

In questo periodo dell’anno gli adulti ricercano siti adatti allo svernamento, approfittando nelle ore più calde delle pareti esposte a sud, mentre al sopraggiungere del crepuscolo si rifugiano entro crepe, fessure di finestre, porte ecc. Come molti altri insetti che entrano nelle nostre case, le cimici non mordono non pungono e non sono vettori di agenti patogeni, vale a dire che non sono in grado di arrecare danni o trasmettere malattie sia a persone che ad animali.
Unico inconveniente nel caso di disturbo o schiacciamento l’emissione di un leggero odore sgradevole.

 

Ad oggi sono stati scoperti due antagonisti naturali, che parassitano rispettivamente le uova e gli esemplari adulti di Leptoglossus. Inoltre sono stati rilevati esemplari svernanti morti per l’attacco del fungo entomopatogeno  Beauveria bassiana; ceppi di questo fungo sono comunemente utilizzati nella lotta biologica contro varie specie di insetti ed acari.
Per ridurre l’ingresso di cimici nelle case si consiglia l’uso di reti e zanzariere mentre per quelle già entrate non resta che l’eliminazione meccanica con una scopa od un aspirapolvere, evitando lo schiacciamento all’interno delle abitazioni.

 

Il trattamento delle pareti esterne e delle fessure con insetticidi d’uso domestico (denominati biocidi) potrebbe ridurne l’ingresso, tuttavia ad oggi non è nota l’efficacia di tali prodotti nei confronti di quest’insetto.
Sconsigliato l’uso di insetticidi all’interno delle abitazioni. I danni derivanti dall’uso di tali prodotti potrebbero essere superiori a quelli causati dall’insetto.
Il danno a livello forestale si manifesta con danneggiamento dei semi di conifere ( pino silvestre, pino strobo, pino nero, douglasia, ecc.) a seguito di punture causate sia da adulti che da neanidi con conseguente  riduzione della capacità germinativa dei semi stessi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2004
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