Lo stadio si trasforma in set cinematografico
Al Franco Ossola sarà realizzato “L’allenatore”, piccolo film sostenuto dai produttori di Radio Freccia
Il Franco Ossola si trasforma in un set cinematografico per tre giorni. Da mercoledì a venerdì, infatti, negli spogliatoi dello stadio varesino saranno effettuate le riprese de “L’allenatore” di Giorgio Carella, cortometraggio prodotto dall’indipendente Fandango di Domenico Procacci, già produttore di L’ultimo Bacio di Gabriele Muccino e Radio Freccia di Luciano Ligabue. Il progetto è stato supportato, nella scelta delle ambientazioni (locations) dalla B.A. Film Commission, nata circa un anno fa per promuovere l’industria cinema nel Varesotto.
Il piccolo film racconta di una discussione al termine di una partita di calcio tra l’allenatore e il suo secondo: due diversi modi di intendere il concetto di schieramento in campo. Si tratta di una metafora dell’Italia sul finire degli anni ottanta, anni di cambiamento e di profonde trasformazioni. La Film Commission bustocca, in collaborazione con la Provincia di Varese, ha così cercato di soddisfare le esigenze del giovane regista milanese: «Cercavano un corridoio lungo e agibile per potersi muovere con la steadycam, una speciale cinepresa – spiega Celeste Colombo -. Avevamo già aiutato Carella per la realizzazione di un mediometraggio sul pugilato per la televisione svizzera. Mesi fa gli mettemmo a disposizione una palestra di Busto. La collaborazione è poi proseguita fino ad arrivare alle riprese che si svolgeranno in questi giorni».
La Film Commission varesina sta proseguendo la sua missione con piccoli successi come questo cortometraggio. «Finora abbiamo contribuito a realizzare diverse produzioni e il fatto che i nomi delle produzioni coinvolte, come questa volta il Laboratorio Fandango, siano sempre più importanti, è una dimostrazione di come stiamo operando» prosegue Colombo.
Nei prossimi mesi la Film Commission proseguirà anche con il lavoro di promozione creando un vero e proprio archivio di possibili set cinematografici e allestendo una sorta di banca dati di manodopera, tra cameraman, truccatori e comparse, che è possibile utilizzare per le produzioni cinematografiche che vorranno realizzare opere nel Varesotto.
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