Son dieci assassini…i fantini del Palio

Sono nomi che fanno sorridere e piangere i Senesi e di quelle gioie e di quei pianti ne portano tutto il peso: Canapino, Tristezza, Grinta, Aceto, Il Pesse, Bazza e Bazzino, Ragno, Bufera

“Esistono persone di eccezionale talento. Io ero”. È il laconico ritratto che Aceto, al secolo Andrea De Gortes, uno dei miti del Campo di Siena, fa di se stesso. Lui è stato uno dei dieci assassini, uno dei dieci fantini del Palio. Sì, proprio così, assassini. Un vecchio adagio senese gli ha affibbiato questo soprannome: Oh quanto è bella la Piazza di Siena circondata da dieci fantini vanno alla mossa son dieci assassini. Quella del Palio è una storia di uomini e cavalli. Un binomio e un rapporto difficilmente comprensibile al di fuori della città, al di fuori di una passione che è tutt’uno con la vita. Il palio lo possono raccontare solo loro, quelli che stanno aggrappati per qualche magia e contro ogni legge della fisica al garrese dei loro barberi. Sono nomi che fanno sorridere e piangere i Senesi e di quelle gioie e di quei pianti ne portano tutto il peso: Canapino, Tristezza, Grinta, Aceto, Il Pesse, Bazza e Bazzino, Ragno, Bufera.

Cavalli e fantini, barberi e assassini, sono una cosa sola, anche sulla terribile curva di San Martino e nella stanca risalita verso il Casato. Un’emozione forte, solo qualche minuto in cui si giocano tutto, compresa la vita. In mezzo al Campo il mare di contradaioli pronti a brandire il Cencio o a disperarsi per la vittoria della contrada nemica. Ma loro, sono dieci assassini e devono correre per guadagnarsi “un pane duro sette croste”. Vite legate a quelle dei vari Panezio, Vipera, Votta Votta compagni nella buona e nella cattiva sorte. Storie di uomini e cavalli che commuovono, come nel caso di Canapino e del grande Panezio. Il vecchio assassino che assiste fino alla fine il campione del Campo, il cavallo più amato dai Senesi . «…Mentre gli stavo facendo una flebo – racconta Canapino – Panezio appoggiò la testa sulle mie cosce fece un sospiro come per dire ‘Mi dispiace amico ma io non ce la fo più, me ne vado’. E morì».

Il libro
Marco Delogu, Massimo Reale
…Son dieci assassini…I fantini del Palio
pp. 47
Stampa Alternativa
€ 5,00

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 30 Novembre 2004
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