Riqualificazione delle stazioni: l’eterno progetto

 «La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro, l’accordo con Comune e Provincia di Varese, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Nord Milano per la riorganizzazione e il potenziamento del nodo ferroviario di Varese». Così recita un comunicato di Lombardia Notizie, agenzia di stampa del governo della Regione.

La riunificazione delle due stazioni nel cuore della città torna, quindi, a far parlare di sé. Un argomento che tenne banco giusto due anni fa in occasione della campagna per l’elezione del sindaco di Varese.
Il 23 maggio 2002, l’attuale primo cittadino Fumagalli, candidato per il secondo mandato alla guida della città, si presentò al fianco del vice ministro alle infrastrutture e ai trasporti Mario Tassone, del presidente delle Ferrovie Nord Norberto Achille, dell’allora presidente di Avt Francesco Ogliari e del presidente degli Amici della Terra Arturo Bortoluzzi per annunciare la volontà di avviare un dialogo sulla possibilità di avere un progetto che desse il là ai lavori di unificazione.
Oggi, 23 dicembre 2004, giunge la risposta dalla Regione, un ok di massima per avviare uno studio di fattibilità che individui la migliore alternativa tra la connessione diretta delle due reti ferroviarie o la semplice riqualificazione dell’attuale percorso delle due stazioni esistenti

Un passo in avanti, in effetti, c’è stato: la possibilità di unificare le due stazioni, un progetto del valore approssimativo di 200 miliardi delle vecchie lire, potrebbe essere soppiantato da un’alternativa meno esosa, limitata alla riqualificazione del percorso di 160 metri.

Nemmeno in questo caso, comunque, si fa alcun cenno alla reperibilità dei fondi. Già due anni fa nessuno si fece avanti come sponsor dell’impresa. Così oggi dal comunicato nulla si evince in tema di fondi.
Forse che il clima pre-elettorale favorisca un certo tipo di annunci sul futuro delle due stazioni?