Un “anno del cuore” ricco di soddisfazioni per il Circolo
Al termine dell’anno dedicato alle malattie cardiache l’azienda ospedaliera rende noti i grandi risultati ottenuti in questo campo
L’anno, che sta per finire, è stato proclamato dal Ministero della Salute "Anno del Cuore". La scelta di dedicare tutto il 2004 alle problematiche cardiache è stata quasi obbligata dato che, ad oggi, l’infarto cardiaco è la più frequente causa di morte.
Una delle aziende ospedaliere che ha preso maggiormente "a cuore" questa tematica è stata l’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, certificato come uno dei primi dieci centri di eccellenza in Lombardia e tra i primi trenta in Italia. Fiore all’occhiello dei reparti di cardiologia di Busto è l’angioplastica coronaria primaria, un’operazione avanzata e non invadente che, se messa in atto tempestivamente, può salvare una vita. Questo intervento si attua in caso di occlusione di un’arteria e consiste nell’inserimento di un tubicino dal femore per portare un palloncino nella zona occlusa. Gonfiandosi il palloncino riapre l’arteria chiusa e rilascia uno stent, cioè una sorta di maglia metallica che la mantiene aperta nel tempo. L’intervento si può fare in anestesia locale, è quindi poco invasivo e consente una ospedalizzazione più breve. L’efficacia è però significativamente determinata dalla tempestività dell’intervento, per questo il centro di Busto è attivo 24 ore su 24, con la possibilità di avviare l’operazione in qualunque momento.
Presto l’ospedale avrà la possibilità di esaminare in tempo reale gli elettrocardiogrammi eseguiti dagli operatori del 118, per organizzare un’assistenza immediata all’arrivo in sala operatoria. E’ stato calcolato che, dopo l’introduzione di questa tecnica a Busto, sono sensibilmente diminuiti i decessi per infarto, con tre persone vive in più ogni cento. Un altro servizio, decisamente all’avanguardia, inaugurato recentemente all’ospedale di Circolo è "Criteria". Questo progetto, a livello regionale, consente di monitorare a distanza i pazienti affetti da scompensi cardiaci gravi, permettendo alle infermiere di dare indicazioni in tempo reale sulla terapia farmacologia da seguire.
Sono quindi concreti i risultati raggiunti da questo centro che, caso in realtà non isolato in Italia, si distingue per i suoi servizi all’avanguardia, e per i progressi che ha programmato per il futuro.
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