L’influenza è in arrivo, con febbre alta e tosse secca
Il picco epidemico è previsto intorno alla metà di gennaio. La riapertura delle scuole faciliterà il contagio
L’influenza è in arrivo. Con le vacanze ormai agli sgoccioli e la riapertura delle scuole, l’attività del virus entrerà nel vivo.
L’allarme è partito dal comitato scientifico della task force sull’influenza istituita dal Centro di controllo per le malattie del Ministero della Salute.
Gli italiani hanno trascorso tranquillamente le vacanze, ma ora iniziano ad arrivare segnali che mostrano l’avvio della fase di picco epidemico.
I casi di influenza sono infatti in crescita rispetto all’incidenza registrata nelle ultime tre settimane. Secondo i dati del Centro per il controllo delle malattie, l’andamento dell’influenza ha seguito una parabola ascendente: 0,71 casi per 1000 abitanti tre settimane fa, per passare nelle settimane successive a 1,9 e 1,45 casi per 1000 abitanti. Gli ultimi dati disponibili, ancora parziali e relativi alla scorsa settimana, indicano invece che il numero di casi influenzali, sul totale della popolazione, e’ salito a 2,36 per 1000 abitanti.
I più colpiti rimangono i bambini: l’incidenza dei casi tra 0 e 4 anni è infatti pari a 7 per 1000 ed è la più alta; 5,37 casi per 1000 e’ invece l’incidenza tra i bambini di età 5-14 anni; 2,2 tra 15 e 64 anni e 0,67 negli ultrasessantacinquenni (che rappresentano la fascia di popolazione maggiormente vaccinata).
Con la riapertura delle scuole, il contagio avverrà più facilmente. Intorno alla metà di gennaio, nelle scuole si vedranno gli effetti maggiori.
Secondo i pediatri, questo virus provocherà febbre alta che può arrivare a 39-40 gradi, oltre a secchezza di gola e tosse generalmente secca. I più grandi e gli adolescenti, oltre a tali sintomi, presenteranno anche dolori muscolari.
La prima raccomandazione è quella di tenere i bambini a riposo e soprattutto di tenerli a casa qualche giorno dopo la fine della malattia, anche se ci sono impegni scolastici. Inoltre, se la febbre è alta e supera i 38 gradi e mezzo dando fastidio e dolore ai piccoli pazienti è opportuno assumere antipiretici. L’alimentazione, poi, deve essere leggera e nutriente.
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