Ospedale Galmarini: 9 su 10 i pazienti soddisfatti

Presentati dal direttore generale Zoia i risultati del 2004 e i nuovi lavori previsti nel 2005

Nove pazienti su 10 tornerebbero a curarsi all’Ospedale di Tradate. È questo forse, il dato più eloquente tra i tanti presentati questa mattina dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Busto, Pietro Zoia, che nel corso di una conferenza stampa ha illustrato i risultati raggiunti nel 2004 al Galmarini e anticipato i programmi per il 2005.

«I dati del primo semestre 2004 elaborati dai questionari di soddisfazione proposti a tutti i pazienti evidenziano che il 90% dei nostri pazienti è soddisfatto e tornerebbe a curarsi al Galmarini – spiega Zoia – Un risultato ragguardevole, frutto del lavoro quotidiano di tutti gli operatori, che stacca notevolmente quello, ad esempio, dell’ultimo quadrimestre del 2002, nel quale solo 6,6 pazienti affermavano che sarebbero tornati».

Oltre alla soddisfazione dei pazienti è in crescita tutta l’attività dell’ospedale: nel 2004 i ricoveri sono aumentati dell’1% (8.804 ordinari e 3.743 in day hospital e day surgery, per un totale di 12.547); è migliorato dell’1% l’indice drg che indica che sono stati trattati casi più complessi e in modo più appropriato; sono cresciute del 6,6% le prestazioni ambulatoriali per esterni, arrivate alla ragguardevole cifre di 795mila. In aumento anche le prestazioni di Pronto soccorso (+8%, per un totale di 162mila), l’attività della Cardiologia (+5%), i ricoveri nell’unità di Osterticia e ginecologia, dove si è registrato un vero e proprio boom di nascite, passate dalle 867 del 2003 alle 980 del 2004. Il dato più clamoroso riguarda però l’attività dei chirurghi generali che nel mese di dicembre ha fatto registrare un + 24% rispetto allo stesso mese del 2003.

Dati sicuramente positivi, che il dott. Zoia snocciola con grande soddisfazione insieme a Brunella Mazzei, direttore medico dell’ospedale e Enzo Brusini, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera. «Sono dati che parlano da soli, e che raccontano la passione, la dedizione e la professionalità di tutti coloro che lavorano qui e che ringrazio, insieme alle 10 associazioni di volontariato che ci danno una mano e ai nostri pazienti che ci fanno pervenire tante attestazioni di stima e ringraziamento». Dati che suonano anche come una risposta indiretta alle polemiche provenienti dal Comune di Tradate dove la settimana scorsa in consiglio comunale era stata presentata dalla maggioranza una mozione (poi ritirata) decisamente critica nei confronti della direzione ospedaliera. «Io non entro in polemica con nessuno – dice Zoia al proposito – voglio solo dire che questi numeri sono realtà, e che la salute dei cittadini non può essere né di destra né di sinistra e che è un peccato creare un clima di sfiducia esterno ispirato a motivi che nulla hanno a che fare con la vita dell’ospedale. Un ospedale di cui sono orgoglioso, e che è solo dei cittadini, i quali sono gli unici che hanno il diritto di dirci la loro opinione».

Chiusa la parentesi sulle polemiche a sfondo politico, Zoia elenca i lavori completati nel 2004, dal nuovo nido al completamento della radiologia, dalla ristrutturazione di Villa Galmarini (dove sono stati collocati i poliambulatori e presto verrà inaugurato il nuovo Cup/Centro unico prenotazioni) fino al rifacimento del Pronto soccorso, in via di ultimazione. «Interventi per i quali l’Azienda ha speso oltre un milione e mezzo di euro di fondi propri, a cui vanno aggiunti circa 500mila euro per rinnovare le attrezzature».

Lungo anche l’elenco dei lavori in corso (oltre al nuovo Pronto soccorso, il bar, la bonifica degli impianti di trattamento dell’aria nelle sale operatorie, la sistemazione della viabilità interna) mentre per quanto riguarda i programmi per il 2005 si va dalla centrale di sterilizzazione al completamento delle camere di degenza per la libera professione, fino al rifacimento dei servizi igienici in pediatria e day surgery. Ma si lavora anche alla realizzazione di un nido aziendale per le dipendenti mamme e per il nuovo obitorio. «Infine – conclude Zoia – punteremo con decisione sul riassetto organizzativo a più livelli per assicurare migliori condizioni di lavoro al personale, vero artefice di quanto si è fin qui costruito, così da poter offrire servizi sempre più adeguati e appropriati ai nostri pazienti».

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Pubblicato il 28 Gennaio 2005
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