Varese perde Peppino Frongia ma ritrova Mustunate
La Lega Nord ha fatto spendere ai varesini soldi che potevano avere migliore destinazione, ma alla fine si può accettare anche la presenza di una toponomastica aggiuntiva come quella in dialetto o relativa ai nomi di vecchie porte cittadine e di antiche località. Si è trattato infatti di una iniziativa nel segno di una nostalgia di un tempo in cui il benessere per la verità era di pochi, ma è un fatto che siamo di fronte anche a un amarcord con qualche positiva ricaduta storica e culturale.
Può invece non essere accettato, anche da leghisti intransigenti, che Palazzo Estense “ aggiorni” la vecchia denominazione in lingua italiana di una località di grande tradizione varesina. E’ accaduto che, dopo un ricupero urbanistico che ha indignato alcuni innamorati della vicenda edilizia cittadina , Mustunate sia diventato un centro di attrazione, un paradiso nel verde, grazie alla realizzazione di numerosi appartamenti in affitto e di un ristorante con menu e cibi eccezionali. E un centro ippico sarà presto la ciliegina sulla torta.
Chi non conosceva la strada faceva fatica ad arrivare a Mustunate, adesso invece lasciando la Nordlacuale alla Schiranna viene guidato al piccolo Eden da numerosi cartelli segnaletici che annunciano la meta di Mustonate.
Come la seconda u sia diventata una o appare inspiegabile perché vecchie e nuove carte della zona citano Mustunate e non Mustonate. Anche la guida del telefono – è una sorta di bibbia ufficiale – vuole la località con la doppia u e quindi sarà difficile giustificare lo svarione di Palazzo Estense.
Ma a Mustunate è successo di peggio. E’ infatti sparita la targa della via dedicata a un sindacalista, Barnaba Frongia, morto nel 1980. Via Frongia se non sbaglio immette nella proprietà privata dove è stato ristrutturato l’ edificio che accoglie il ristorante dei buongustai. Forse la targa è stata inavvertitamente abbattuta durante i lavori , forse qualcuno l’ ha rimossa, ma non può non essere ricollocata al suo posto stabilito da una atto ufficiale dell’amministrazione civica. Non ci risulta che a Mustunate ci sia un altro sindaco né un padrone della cosa pubblica.
Barnaba Frongia, detto Peppino, meritava di essere ricordato per la sua storia di sindacalista e di protocomunista con una cultura della democrazia che è stata ed è di pochi uomini pubblici. Peppino tanto democratico da non arrabbiarsi se oggi sapesse che Varese lo ha ricordato con una piccola strada che porta a uno dei tanti templi del capitalismo. “ Le lotte operaie sono sacrosante -diceva Peppino- se prima da parte nostra si è rispettato il contratto di lavoro.” Un grande legalitario dunque. E in nome della legalità, per rispetto a Frongia e a Varese, sia ripristinata la targa. A Mustunate, non nell’inesistente Mustonate.
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