La Ballarin chiede perdono ai genitori di Mariangela Pezzotta
Reso noto il tema dell'esame di maturità scritto da Elisabetta in carcere. Una confessione lucida e un atto di pentimento
Quattro pagine di fogli protocollo, quelli che tutti gli studenti usano per i compiti in classe, per raccontare la sua verità.
L’avvocato di Elisabetta Ballarin, l’ex fidanzata di Andrea Volpe, condannato a trent’anni nel processo alla Bestie di Satana, ha reso pubblico il tema presentato all’esame di maturità la scorsa estate dalla sua assistita.
Una confessione lucida e un atto di pentimento. Elisabetta, all’epoca dei fatti appena maggiorenne, chiede scusa ai genitori di Mariangela Pezzotta, la giovane uccisa e sepolta da Volpe nel bosco di Golasecca. Chiede scusa per non aver potuto, e voluto, fare nulla per salvare la loro figlia.
Ma non solo: in uno stralcio, letto dal suo avvocato, la giovane parla anche del rapporto con il fidanzato che oggi riconosce come un opportunista e lei per prima dichiara di non credere affatto ad un pentimento. Elisabetta dice di provare “odio, rabbia, delusione e amarezza” per l’uomo che credeva di amare e che invece “si è rivelato una nullità”.
Poi si sofferma anche sull’episodio dell’uccisione di Mariangela Pezzotta, e parla di quel colpo di pistola calibro 22 che Volpe sparò accidentalmente contro la stessa Elisabetta, senza ferirla. “Ho un debito troppo alto con la morte” ha scritto Elisabetta nel tema della maturità "che mi ha solo sfiorato dicendomi –arrivederci”.
La giovane dice ancora di non ricordare quasi nulla della sera dell’omicidio perché stordita e confusa dalla cocaina.
La Ballarin si trova nel carcere di Monza in attesa di essere processata per concorso in omicidio.
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