Marco Pozzi e il suo “primo giorno”
Presentato il nuovo documentario del regista varesino, prodotto dalla Provincia di Milano
Il sessantesimo anniversario della liberazione a Milano raccontato dai protagonisti che presero in mano la città mettendo fine al fascismo. È quanto racconta Il primo giorno, il nuovo documentario del regista Marco Pozzi, realizzato con il contributo della Provincia di Milano e presentato con successo nei giorni scorsi al teatro Dal Verme di Milano dove erano presenti oltre 700 persone. Un’ora di documentario in cui i protagonisti e le protagoniste di quella giornata raccontano le ultime ore prima della liberazione e la felicità che ne fece seguito.
Marco Pozzi sceglie di raccontare in maniera intrigante le interviste fatte a chi era ragazzino, a chi ha combattuto con fucile in mano e chi no, uomini e donne che nonostante la felicità per la liberazione piangevano la perdita di tanti amici, parenti o semplicemente conoscenti, vite stroncate anche a poche ore da quella ormai mitica giornata.
Il regista varesino, già autore del film Venti e del documentario sulla resistenza Senza Tregua in cui si raccontano le imprese del Comandante Visone (opera andata al Festival di Venezia nel 2003), non si limita a mettere in scena una serie di interviste: fedele a un’ottica anche drammaturgica racconta i momenti salienti tramite due attrici che ricordano i fatti del tempo sotto il punto di vista delle donne che non furono solo spettatrici. Una piccola rappresentazione teatrale povera che evidenzia il dramma vissuto quel giorno di felicità.
Lo stesso regista, che è in attesa di realizzare il suo secondo lungometraggio, durante la presentazione a Milano del documentario, ha definito il lavoro svolto (oltre 30 ore di materiale) come un lavoro necessario “per non dimenticare i sacrifici che sono stati fatti i nome della democrazia e della libertà che stiamo vivendo oggi”.
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