Provex: tre decenni di export varesino
Martedì 29 novembre si festeggia il consorzio varesino Export-Import, che ha portato le nostre imprese nel mondo
Era il mese di giugno del 1975, quando alcune imprese della provincia di Varese si riunirono per firmare l’atto di costituzione di un organismo che le avrebbe aiutate a guardare all’estero, Provex. Già allora il termine globalizzazione era percepito come uno sguardo al futuro, anche se le necessità erano più strettamente pratiche rispetto ad oggi. Ad esempio gli uffici del Provex di Busto Arsizio e Varese possedevano un prezioso telex (indirizzo “Provex I x”), usato per inviare milioni di documenti delle imprese varesine, che avevano bisogno di comunicare con i partner stranieri. Inoltre si aiutavano le imprese con interpreti esperti: ben lontano dalla diffusione dell’inglese, infatti, il commercio parlava lingue come il tedesco, il francese, lo spagnolo, il russo e il giapponese.
Ora, a 30 anni dalla nascita di questo organismo le esigenze dell’export sono cambiate, ma Provex conserva un ruolo centrale nell’economia della nostra provincia. Perché è grazie a questa organizzazione che le imprese tessili varesine riescono sempre ad ottenere accattivanti location nelle fiere internazionali, ed un contatto trasparente con i partner esteri. Perché guardare all’estero non comporta più uno sforzo puramente tecnico: il contatto diretto, l’interscambio culturale e la scelta della giusta immagine sono oggi passaporti fondamentali. Per questo, da piccolo consorzio di provincia, Provex si è trasformato in un personaggio internazionale, non solo con la partecipazione fieristica, ma anche grazie a strutture operative in zone strategiche del mondo. Come l’ufficio di New York (nato negli anni ’80 e in funzione per alcuni anni), fino alla grande novità di questi ultimi mesi, il PuntoRussia. Tramite questo nuovo ufficio di Mosca, le imprese varesine possono disporre oggi di un prolungamento in uno dei mercati più interessanti del nuovo millennio.
Questi tanti anni di successi meritano quindi di essere festeggiati al meglio, e così sarà fatto martedì 29 novembre al Palace Grand Hotel di Varese. Tutte le imprese consorziate sono state invitate ad una singolare serata di gala, ispirata proprio all’ultima “conquista” di Provex, la Russia. L’aperitivo iniziale, infatti, ripeterà la tradizionale cerimonia del pane, che prevede la spartizione con le mani di una pagnotta da intingere nel sale, accompagnata dall’immancabile bicchierino di vodka. Poi per tutta la serata specialità russe, oltre a canti e balli tradizionali.
All’evento non potrà che partecipare l’attuale presidente dell’associazione, Enrico Marcora, che è anche un imprenditore con una storia interessante da raccontare. Quando la sua azienda si consociò a Provex, infatti, non teneva quasi in considerazione l’export. Poi proprio grazie alla curiosità innescata da Vito Artioli, presidente della Camera di Commercio di Varese che ebbe la felice intuizione di creare Provex, la sua impresa inziò a partecipare alle fiere internazionali. Proprio grazie a queste prime esperienze per Marcora fu un crescendo, tanto che oggi la sua azienda esporta il 35% del fatturato.
E in futuro si spera che di esperienze di questo tipo se ne vedano ancora molte. Per questi motivi l’associazione continuerà ad illuminare la via varesina alla globalizzazione, con i suoi servizi fondamentali come i padiglioni fieristici “chiavi in mano”, le missioni all’estero, i workshop e le catalogoteche. E poi anche con i più recenti servizi logistici: le informazioni commerciali, culturali, legali, e l’accesso agevolato alle moderne vie di comunicazione. Oggi con uno sguardo alla Russia, domani con occhi per ogni occasione.
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