«Con questa biblioteca rivive anche mio figlio»

Terminati i lavori alla biblioteca Frera. Alla cerimonia di presentazione presente il vecchio proprietario dell’immobile ristrutturato, che perse il figlio poco prima di vendere al Comune. Inaugurazione ufficiale della struttura il 3 dicembre

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«Qui, in questa nuova biblioteca, in qualche maniera si ricorda mio figlio, la sua passione, il suo impegno». Le parole commosse del dottor Paletti, ex proprietario dello stabile dove oggi sorge la nuova biblioteca di Tradate, hanno colpito tutti i presenti nella sala conferenze della struttura. Nella serata di giovedì, infatti, è stata presentata alla stampa la nuova Biblioteca della città, sorta, dopo anni di lavori, tra le mura dello stabilimento che nei primi 30 anni del XX secolo ha accolto la storica azienda di motociclette Frera, la prima grande industria della città. L’immobile fu acquistato dal Comune di Tradate nel 1987 e il dottor Paletti, allora proprietario, rinunciò a vendere a un industriale che voleva fare dell’edificio una concessionaria automobilistica. Decise invece di cedere al Comune di Tradate, a un prezzo “politico”. Ma con una promessa: «Misi come condizione che l’edificio fosse trasformato in qualcosa che fosse utile per i giovani»

Il figlio di Paletti, Riccardo, era un pilota di Formula Uno, correva per la casa Osella, e il 13 giugno dell’82 perse la vita in seguito a un incidente nel Gran Premio del Canada. «Mio figlio oggi rivive anche grazie a questa biblioteca – ha dichiarato sempre più commosso il padre di Riccardo, mentre donava alla biblioteca il libro dedicato al figlio -. Una volta tanto i politici hanno mantenuto le promesse. Grazie, grazie, grazie». Poche parole che sono bastate al pubblico per applaudire a lungo un padre e il ricordo del figlio. «Ed è proprio ai giovani che abbiamo pensato per questa ristrutturazione – ha spiegato il sindaco Stefano Candiani -, agli oltre 5 mila studenti che ogni giorno gravitano sul nostro territorio. Saranno soprattutto loro a far vivere la biblioteca».

La presentazione della biblioteca è poi proseguita in un’atmosfera di festa in cui sono state elencate le tante caratteristiche che fanno della struttura la più grande della provincia: 1.800 metri quadri, 12 postazioni multimediali, emeroteca, ampio spazio bambini, sala conferenze, 10 chilometri di cavi stesi sotto il parquet. «Ma no si tratta solo di numeri – ha dichiarato Candiani – siamo di fronte al recupero di uno spazio storico per la città, uno spazio che non ha perso la sua utilità: da fabbrica di motociclette sarà una fabbrica di cultura. Lo dimostra l’attenzione che abbiamo voluto mantenere nella ristrutturazione a quello che erano le caratteristiche liberty dell’edificio».
Spazio anche alla presentazione della mostra aeronautica “Custodi dei cieli”: «Una mostra non di aerei da guerra ma di custodi dei cieli – ha sottolineato il vicesindaco Gianluigi Margutti -. Un’iniziativa, un evento, con il quale abbiamo voluto sottolineare l’importanza che col tempo la biblioteca e il suo spazio espositivo acquisteranno nel tempo, anche in vista del futuro auditorium».

«Particolare importanza avranno i contenuti» ha sottolineato il sindaco presentando Marco Giovannelli, direttore di Varesenews e vice-presidente di Multimedia News, la cooperativa che si occuperà nei prossimi mesi della promozione culturale della biblioteca: «Credere nella cultura vuol dire avere il coraggio di guardare avanti – ha dichiarato Giovannelli -. E questa amministrazione ha dimostrato di avere molto coraggio. È stata fatta un’opera che dà smalto alla città, ora si può e si deve farla vivere. MediaLibri avrà questo obiettivo: giusto oggi sono stati consegnati a tutti i bambini della città dei piccoli doni con cui far loro conoscere la biblioteca, mentre nei prossimi mesi organizzeremo diversi incontri con autori, corsi e concorsi. Si possono fare molte belle iniziative, ma questa biblioteca vivrà soprattutto grazie al contributo di tutta la città».

Numerose le autorità presenti in sala: oltre a coloro che hanno dato il loro contributo come Gino Restelli della Reflex o la vetreria Masciocchi (e molti altre aziende cittadine), erano presenti anche Amedeo Colombo, presidente del comitato mondiali di ciclismo del 2008, il ciclista Claudio Chiappucci, Pietro Zoia, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Busto Arsizio, tutta la Giunta comunale di Tradate, diversi sindaci dei paesi limitrofi e numerosi giornalisti.

Tutti per ammirare una biblioteca che ha tutte le potenzialità per diventare una seconda casa per migliaia di persone. Appuntamento quindi alla presentazione ufficiale, aperta a tutti, in programma per sabato 3 dicembre, a partire dalle 16.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Dicembre 2005
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