C’è saldo e soldes. Gli sconti si fanno, ma con classe
A Varese il numero degli stranieri aumenta, ma in pochi fanno cartelli con scritte nelle lingue meno diffuse
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali di altri". Lo dicono i protagonisti a quattro zampe della fattoria di George Orwell e confutare la massima è praticamente impossibile.
Fatte le debite distinzioni, e con il massimo rispetto per argomenti ben più seri di quello che stiamo per affrontare, anche andare a fare shopping in questi giorni cambia a secondo del portafogli. Insomma, i saldi non sono tutti uguali. E chi fa comunicazione lo sa bene.
Il cartello multicolore e in arabo lascia intendere che in quel grande magazzino, arabi e musulmani più in generale potranno trovare l’abbigliamento che fa al caso loro e a un prezzo davvero bassissimo. E se il cartello esposto invece "parla più lingue", ma sono quelle molto più diffuse, ed esclusive, dell’Unione Europea, vale a dire inglese, francese, tedesco, spagnolo? Significa che, sì è vero in quel negozio si comprano capi a prezzo ribassato, ma sempre di "firme" si tratta e quindi più di tanto (a meno che siano avanzi di magazzino) gli zero non possono essere sforbiciati.
Insomma, bisogna saper perdere. E quando proprio non è aria, girare al largo e tornare sui negozi più abbordabili.
A Varese il numero degli stranieri aumenta di anno in anno, oggi sono più di 41 mila, e i negozianti si stanno adeguando. Un passo alla volta. Allora, aiutiamo a fare un "ripassino": la maggior parte dei nuovi arrivati proviene da paesi extracomunitari, diminuiscono gli africani, aumentano notevolmente (+ 145%) gli immigrati dai paesi dell’Europa dell’Est che rappresentano il 29,4% della popolazione straniera complessiva.
Quest’anno è andata, ma le prossime stagioni sarà il caso di preparare scritte in russo, bulgaro, ucraino e via discorrendo.
D’accordo: non sono certo questi i clienti che i negozi del centro si rubano l’un l’altro, ma anche loro devono in qualche modo farsi il guardaroba e quindi sarà il caso di coccolarli un po’ di più.
A meno che i saldi non siano che un "fastidioso bruscolino". Come nel caso dei negozi più esclusivi del centro e delle grandi via della moda. Gli sconti sono talmente noiosi che meritano un cartellino minuscolo posto a lato della vetrina. Il cliente più uguale degli altri troverà quello che cerca.
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